E' stata celebrata anche all'Istituto Comprensivo "Carducci – V. da Feltre" di Reggio Calabria la "Giornata contro la violenza sulle donne"

E' stata celebrata anche all'Istituto Comprensivo "Carducci – V. da Feltre" di Reggio Calabria la "Giornata contro la violenza sulle donne" . All'incontro, svoltosi presso l'aula Magna dell'Istituto, sono intervenute Rosaria Gullo e Vasiliki Vourda dell'Unione Donne Italiane. L'appuntamento è stato fortemente voluto dal dirigente scolastico Lilly Manganaro "Come in tutte le ricorrenze – ha dichiarato la prof.ssa Manganato - la data in sé diventa inutile senza atti concreti permanenti. Lo spirito è far capire che non bisogna ricordarsi dei problemi solo il 25 novembre, ma tutto l'anno".

Attraverso attività ludico-didattiche, la dott.ssa Gullo ha interagito attivamente con gli studenti delle terze classi della scuola Secondaria di I grado, accompagnate dalla prof. ssa Giulia Cuzzocrea, allo scopo di sensibilizzare gli allievi verso una tematica tanto importante quanto delicata!

L'importante conclusione alla quale si è giunti con gli alunni è che contro la violenza sulle donne c'è bisogno soprattutto di un cambio di cultura!

La dottoressa Gullo attraverso un gioco con le parole, per soffermarsi sul loro significato e valore all'interno della vita quotidiana, ha fatto vivere un'occasione di apprendimento concreto ed efficace sull'argomento "donna".

Non è facile ed il percorso è ancora molto lungo per tutti, ma partire dalla formazione dei soggetti in crescita è davvero importante.

"Per questo – ha sottolineato il Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Carducci – V. da Feltre" di Reggio Calabria, prof.ssa Rina Pasqualina Manganaro - è assolutamente importante stabilire una cultura del rispetto delle donne e porre fine alla violenza perpetrata nei loro confronti. L'importanza ricoperta dai modelli femminili nell'eliminazione della violenza è rappresentata dagli esempi positivi simboleggiati dagli ufficiali di polizia donna come dalle donne soldato, dalle donne impiegate come da quelle casalinghe. Si tratta di modelli di donne forti che dimostrano il possesso delle più ampie capacità per agire. Nel mondo occorrono cambiamenti culturali per smettere di guardare alle donne come 'cittadine di seconda classe'!".