Reggio, uccise marito dell'amante per gelosia: condannato a 18 anni

reggiocalabria cedir18 anni di carcere in abbreviato per il reggino Pietro Bruno: il Gup di Reggio Calabria, Margherita Amodeo, lo ha condannato per l'omicidio di Marcin Krol (conosciuto però come Rafal Kristof), marito della sua amante, avvalorando l'impianto accusatorio sostenuto dal pm Sara Amerio.

Una storia di degrado quella avvenuta in via Pio XI, alla periferia Sud di Reggio Calabria. Per la Procura qualcuno lo aiutò a rendersi irreperibili e l'uomo si sarebbe servito di una rete di presunti fiancheggiatori che lo avrebbero aiutato a sottrarsi alle ricerche. Alla sbarra insieme al presunto assassino c'erano altri soggetti puniti duramente dal gup Amodeo: nello specifico ammonta a 1 anno e 4 mesi la condanna inflitta a Fortunato Chetri e Felice Condello, per cui la Procura aveva invocato 2 anni di reclusione ciascuno, mentre è di 2 anni e 6 mesi la pena inflitta a Demetrio Campolo, per cui il pm Amerio aveva richiesto una condanna a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni di carcere. Tutti e tre sono stati riconosciuti colpevoli del reato di favoreggiamento.

Le indagini furono portate a compimento dagli agenti della Squadra Mobile che in meno di 24 ore riuscirono ad individuare in Bruno il presunto autore del delitto: Krol sarebbe stato ucciso con quattro colpi di pistola esplosi al torace e al braccio al termine di una lita avvenuta all'esterno del esercizio commerciale, la sala giochi denominata "Passion365".

Solo il giorno dopo, ossia il 21 agosto, Bruno si arrenderà e si consegnerà alla Squadra Mobile. Il 22 marzo inoltre, si aprirà il processo di primo grado, con il rito ordinario, per le altre persone rinviate a giudizio dal gup Amodeo. Si tratta di Tommaso Rodà, Valentina Manto, Luana Domenica Manto, Francesco Bosurgi e Nicola Pompilio Chiarolla. Tutti sono accusati di aver aiutato Bruno, mentre su di lui pendeva un decreto di fermo, a sottrarsi alle ricerche; Bosurgi e Chiarolla, oltre alla accusa di favoreggiamento, sono anche ritenuti responsabili del reato di false informazioni al pubblico ministero. Per l'imputato Campolo, accusato anche di in false dichiarazioni al pubblico ministero, il gup limitatamente a questa accusa ha disposto che il processo venga sospeso fino alla sentenza di primo grado, ossia ieri. Quindi con ogni probabilità l'imputato verrà rigiudicato in un altro processo che verrà fissato a breve. Con lui ci sarà alla sbarra anche il quarto imputato, Antonino Crucitti, classe 1963, nei cui confronti il gup ha ritenuto che l'accusa di favoreggiamento sia assorbita dal reato di false dichiarazioni al pubblico ministero e quindi anche per lui il processo è stato sospeso.