“Stupor Mundi bis”: narcotrafficanti puniti con oltre un secolo di carcere

reggiocalabria corte appelloOltre un secolo di carcere comminato dalla corte d'Appello di Reggio Calabria presieduta da Lilia Gaeta nell'appello bis del processo "Stupor Mundi", imbastito diversi anni fa dal procuratore Nicola Gratteri per stroncare uno dei tanti traffici di droga della 'ndrangheta.

I giudici di Piazza Castello hanno condannato Ignazio Caroti a 4 anni di carcere, Giuseppe Ferito a 7 anni 4 mesi, Pietro Guarnieri a 12 anni, Giuseppe Morabito a 14 anni 8 mesi, Antonio Spagnolo a 18 anni 8 mesi. A Carmine Murdaca sono stati inflitti 12 anni di reclusione, a Domenico Murdaca 5 anni 4 mesi, a Franco Politi 8 anni 8 mesi a Antonio Polito 5 anni 4 mesi a Bruno Polito 20 anni mentre a Francesco Santaguida 5 anni 5 mesi 10 giorni, pena condonata nella misura di 3 anni. Infine i giudici hanno comminato 8 anni 8 mesi di reclusione a Domenico Spagnolo mentre per Domenico Trimboli sono stati inflitti ulteriori 4 anni 8 mesi di detenzione in riferimento ad una altra sentenza divenuta irrevocabile nel 2008, e a Rosario Marando ulteriori 6 anni e 4 mesi di carcere sempre in riferimento ad un'altra sentenza divenuta definitiva nel 2008. Per Nicola Marando i giudici hanno dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Il processo è ritornato a Reggio Calabria dopo l'annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione della sentenza di secondo grado che oltre a condannare 19 imputati,aveva dichiarato la sussistenza della competenza del giudice reggino a valutare i fatti oggetto del procedimento.

Nel complesso, comunque, il processo scaturisce dall'operazione del maggio 2007, che andrà a colpire famiglie del gotha della 'ndrangheta del mandamento jonico della provincia di Reggio Calabria, come gli Spagnolo-Polifroni-Murdaca di Ciminà, Marando e Trimboli di Platì, i Giorgi di San Luca e i Gallace e Leotta di Guardavalle.

Soggetti chiave, ancora una volta, i Pannunzi e, in questo caso, Alessandro Pannunzi, figlio del più noto Roberto, signore incontrastato del narcotraffico e arrestato alcuni anni fa dopo essere evaso due volte dal carcere.