Il Comitato Riferimenti condanna la profanazione del Giardino della Memoria dell'Università di Salerno

Era bellissimo quel giardino dedicato ai nuovi martiri campani, quelli uccisi dalla violenza e sopraffazione mafiosa. Alberi e targhe tracciavano ai giovani la via della memoria e della resistenza,raccontando quella storia che i loro libri di testo non riportano. Tra i nomi anche quello di Gennaro Musella, mio padre,cittadino salernitano disintegrato per mano della 'ndrangheta calabrese". Lo scrive Adriana Musella, Presidente Coordinamento Antimafia Riferimenti.

"Apprendiamo che tre di queste targhe commemorative, quelle di Simonetta Lamberti, Mimmo Beneventano e Antonio Esposito Ferraioli, sono state divelte e trafugate. Un gesto inqualificabile, un'offesa a coloro che hanno fatto della loro vita una bandiera antimafia; ma, anche, un oltraggio all'intera istituzione universitaria che nel 2013 decise, con delibera del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, l'istituzione del Giardino della Legalità, unico esempio tra le università italiane.
Alla luce di quanto accaduto, chiediamo al rettore Aurelio Tommasetti, a nome del Comitato che proposte l'istituzione del Giardino, di ripristinare lo statu quo ante".