Reggio, assessore Marcianò: "Vedo poco coraggio, politica non sia grigia"

marcianoangelagiovaniincampodi Lavinia Romeo - Oltre al merito di aver fatto da tramite per la presenza del Procuratore aggiunto Nicola Gratteri, all'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria Angela Marcianò, va riconosciuto il grande entusiasmo con cui affronta il dialogo con i giovani.

L'assessore interviene, insieme al Procuratore Gratteri, alla manifestazione "Giovani in campo", organizzata e promossa da "In Cammino", periodico di attualità sociale dell'associazione Nuova Solidarietà. Tema dell'incontro è "La responsabilità politica dei giovani nel segno della legalità".

La Marcianò racconta, nel corso del suo intervento, la grande risoluzione con cui si è approcciata, 11 anni fa, alla carriera universitaria, la stessa con cui oggi conduce l'esperienza politica "bisogna fare perché c'è passione- dice - senza aspettarsi niente, ma credendo sempre nelle proprie idee".

Sulla possibilità di iniziare un'esperienza apartitica, l'assessore replica: "E' quello che sostanzialmente ho fatto fino ad adesso, con i giovani universitari a cui non ho solo insegnato, ma trasmesso qualcosa, cioè il coraggio di camminare a schiena dritta, di dire la loro e credere che anche chi non ha santi in paradiso ce la può fare".

Una determinazione pagata a caro prezzo, afferma: "Mi hanno detto "abbiamo una Biancaneve ai Lavori pubblici..", ma io non ho mollato, l'ho fatto per la mia città e per dimostrare ai tanti giovani che la politica non va fatta solo da chi vuole una poltrona".

Disillusi da una politica che giornalmente perde credibilità, i giovani chiedono all'assessore come possa il senso civico realizzarsi concretamente: "Mi sento di dire ai ragazzi – prosegue - alleniamoci al coraggio, io ne sto vedendo poco di coraggio, mi trovo molte volte sola ad alzare la voce, il primo consiglio che do è di non stare mai in silenzio, di non avere paura di parlare troppo, questo non è il momento di stare zitti, di scendere a compromessi e di essere diplomatici, è il momento di dire quello che non va, di tirare fuori le cose che non si sapevano dai cassetti".

La mentalità della rassegnazione è dunque, per l'assessore, la tomba di ogni prospettiva di cambiamento: "Sarò una folle, ma sono convinta che si possa restituire a questi territori un pò di dignità".

Un sud guardato con sospetto a livello nazionale, che, per incapacità e corruzione degli amministratori, ha sperperato le risorse "al Ministero infrastrutture - afferma la Marcianò - il direttore generale ci ha guardati per dirci con quale faccia venite a chiederci dei fondi se per anni sono scomparse tutte le risorse che sono arrivate da Roma, non avete finito un'opera, ma io – racconta - non sono stata in silenzio".

Il vero senso della politica è dunque fare squadra, collaborare amministratori e cittadinanza "dobbiamo ricevere più domande possibili ed accontentare più persone possibili- continua -smettiamola di far credere che la politica deve essere grigia, non deve esistere una zona d'ombra, di compromessi, la politica - incalza- deve essere a colori, non deve essere frutto di accordi a monte, ma di idee che provengono dai cittadini, che io invito sempre a venire nel mio ufficio e dialogare con me".