La CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria dice no al ridimensionamento della Dogana aeroportuale

Il percorso ad ostacoli per l'Aeroporto dello Stretto non conosce soste. Questa volta a "mettersi di traverso" è addirittura un Ente di Stato.

L'Agenzia delle Dogane avrebbe maturato l'idea, peraltro già contrastata dalla CISL FP, di ridimensionare drasticamente un ufficio che pur sotto organico si è distinto in varie attività di prevenzione nonché repressione di traffici illeciti (beni culturali, sostanze stupefacenti, prodotti di origine animale a rischio della salute pubblica, esemplari minacciati di estinzione, etc)

Il taglio di personale del 50% (da 10 unità a 5 nel volgere di sei mesi) rappresenta un vulnus gravissimo per lo scalo nonché per l'espletamento delle delicate competenze in capo ai funzionari doganali che rivestono la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria.

A maggior ragione nel periodo estivo in cui il numero dei passeggeri cresce.

La sezione doganale aeroportuale , peraltro richiesta dalla Sogas nel 1989, rappresenta la conditio sine qua non per l'inserimento dello scalo aeroportuale reggino tra gli aeroporti comunitari internazionali.

"Questa importantissimo status che permette gli sdoganamenti di bagagli e merci nell'aeroporto dello Stretto è ora messo seriamente in forse dal paventato ridimensionamento della Dogana aeroportuale. Alle Autorità competenti ed agli Enti locali chiediamo un immediato intervento per scongiurare questo ennesimo scippo ai danni del territorio" dicono Vincenzo Sera e Luciana Giordano.