A giudizio gli 87 dipendenti assenteisti del Comune di Reggio Calabria

reggiocalabria palazzos.giorgio87 dipendenti comunali a giudizio per assenteismo. Il Gup di Reggio Calabria, Antonino Laganà, ha disposto il processo per i lavoratori di Palazzo San Giorgio coinvolti nell'indagine "Torno subito". Tutti a giudizio, dunque, a partire dal prossimo 17 settembre davanti al Giudice Monocratico. Il Gup ha dunque dato un primo sigillo all'inchiesta condotta dal pubblico ministero Antonella Crisafulli. Ma il processo viaggia già veloce verso la prescrizione: i fatti contestati dalla Procura di Reggio Calabria, infatti, riguardano il 2011 e questi significa che si prescriveranno alla fine del 2018, cioè dopo i sette anni e mezzo previsti dalla legge.

Il bubbone esploderà nell'aprile 2013, allorquando la Guardia di Finanza notificherà ai dipendenti l'avviso di garanzia per truffa: una pratica, quella di "strisciare" il badge per i colleghi, che sarebbe diventata routine per gli impiegati di Palazzo San Giorgio, che risultavano in ufficio ma in realtà andavano a fare la spesa, o shopping sul Corso Garibaldi.

Un'indagine denominata, in maniera beffarda, "Torno subito".

Gli impiegati risultano essere, in maniera indiscriminata, dipendenti dello staff del sindaco, ufficio di Gabinetto, segreteria generale, presidenza del Consiglio comunale, della Giunta, dell'assessorato cultura, messi, uscieri, autisti, albo e archivio, "Decreto Reggio" o collaboratori del primo cittadino assunti a tempo determinato fino a quando rimane in carica l'amministrazione responsabile dell'assunzione. Dai 30 ai 60 anni, tutti i lavoratori sono stati ripresi, filmati e fotografati dai militari della Guardia di Finanza mentre si adoperavano nell'uso improprio del badge di ingresso, che gli è costato una denuncia per truffa aggravata dalla circostanza di "aver commesso il fatto a danno dello Stato o di altro ente pubblico". Il periodo su cui i finanzieri hanno indagato, e accertato l'illecito, va dal 21 aprile 2011 al 21 maggio 2011. In un mese di indagini, i militari hanno potuto accertare come i dipendenti riuscissero ad assentarsi dal luogo di lavoro, indisturbati, anche per diverse ore al giorno. Alcuni, a dire il vero, non facevano neanche ingresso al Comune, approfittando appunto dello scambio di favori con il collega di turno ed usufruendo di una "strisciata".

Indagini, quelle svolte dalla Guardia di Finanza che, dopo l'operazione che porterà alla sospensione dei dipendenti, si avvarrà anche degli interrogatori degli indagati.

"La pervicacia e la tranquillità con cui, quotidianamente, alcuni di essi si prestavano a timbrature collettive, altri ad allontanamenti frequenti, verosimilmente approfittando di determinate circostanze quali l'estesa ubicazione degli uffici comunali, il numero dei dipendenti che consente di "mimetizzare" l'assenza di alcuni, la mancanza di controlli effettivi sull'utilizzo del badge" scriverà il Gip di Reggio Calabria, Barbara Bennato. Il dato inedito (e allo stesso tempo poco edificante), arriverà dalle indicazioni fornite dagli indagati che sceglieranno di rispondere alle domande del Gip. Molti, hanno infatti sostenuto che, ad onta delle circolari esistenti, l'espletamento di servizi esterni fosse autorizzato soltanto oralmente ed estemporaneamente dai Dirigenti di Settore o talvolta, addirittura, per nulla autorizzato in ragione dell'urgenza ed impellenza dell'incombente da assolvere. Altri, invece, hanno affermato che, nel corso del periodo di osservazione, l'intero personale amministrativo fosse impegnato nei servizi afferenti alle imminenti o contestuali consultazioni elettorali "con argomentazioni – scrive il Gip Bennato - del tutto generiche e prive di qualsivoglia addentellato oggettivamente riscontrabile".
Secondo le valutazioni del Gip Bennato, infatti, quelle dichiarazioni "hanno lumeggiato anzi, uno spaccato inquietante, connotato proprio da un approssimativo criterio di organizzazione delle risorse umane, talvolta piegate ed addirittura asservite, più che ad un principio di efficienza e trasparenza amministrativa, alle esigenze contingenti, settoriali e/o personali di questo o quell'assessore o consigliere, con attribuzione del tutto estemporanea di compiti che di fatto esulavano dalle tipizzate e puntuali mansioni del dipendente, che finiva per essere un vero e proprio "portaborse" del singolo politico, talvolta addirittura impiegato nella soluzione di vicende e problematiche che potessero costituire tornaconto personale ed elettorale del gruppo".

Di seguito l'elenco dei soggetti che affronteranno l'udienza preliminare:

1. DI BLASI Paolo,

2. BONVINO Angela,

3. ANTONUCCIO Rosa Maria,

4. PIZZIMENTI Maria,

5. VAZZANA Salvatore,

6. FORTUGNO Giuseppe,

7. PRIMICINO Adelaide,

8. PANZERA Angelo,

9. ATENEO Natale,

10. IELO Immacolata,

11. MODAFFERI Carmelina Gabriella,

12. TURIANO Paolo,

13. ARCO Beniamino,

14. CUTRUPI Giovanni Raffaele,

15. ERBI Consolato,

16. CANALE Domenica,

17. ROMEO Carmela,

18. CRISALLI Manuela,

19. MINNITI Lucia,

20. CAPUA Orsola Maria,
21. SQUILLACE Domenico,;

22. MARTINO Elena,

23. SPANTI Giuseppe,

24. CHIRICO Maria Angela,

25. LAGANÁ Clotilde,

26. CUTRUPI Giancarlo,

27. CRUCITTI Giuseppe,

28. ARVASIO CRISALLI Amalia,

29. MALERBA Benito,

30. GUIDO Teresa,
31. LOMBARDO Paolo,

32. PELLICANÓ Antonino,

33. QUARTULLO Roberto,

34. CAMPOLO Paolo,

35. ERRIGO Pietro,

36. TRIMBOLI Rosanna,

37. GIORDANO Luigi,

38. FRACAPANI Maria,

39. CRUPI Consolata Cristina,

40. GATTUSO Eugenio,

41. LABATE Angelo,

42. GAITA Concetta,

43. IANNÍ Carmela,

44. DE MEO Flavia

45. AZZOLINA Leonarda Nadia,

46. SERINO Pasquale,

47. COSTANTINO Francesco,

48. CACCAMO Francesca,

49. PITASI Grazia Maria Santina,

50. CASCIOLA Antonio,

51. PIZZIMENTI Diego,

52. CORMACI Domenico,

53. TRIGLIA Demetrio Claudio,

54. NUCERA Gaetano,

55. DI COSTE Loredana,

56. IOZZI Cataldo,

57. ROMBO Giovanni,

58. FOTI Saverio,

59. MORABITO Angela,

60. FALZEA Salvatore,

61. CASULA Maria Catherina,

62. RANDO Marcello,

63. CREA Francesco,

64. MUSOLINO Adriana,

65. ROMEO Annunziato,

66. D'APICE Pierluigi,

67. LIBERO Teresa Maria,

68. QUATTRONE Antonia,

69. MONORITI Temistocle,

70. MODAFFERI Domenico,

71. CILIONE Domenico,

72. SCOPELLITI Giuseppe,

73. F. C., [OMISSIS PER DIRITTO ALL'OBLIO]

74. CRISERÁ Giuseppe,

75. NUCERA Fortunato,

76. ARICÓ Stefania Rosa,

77. MALARA Antonino,

78. LATELLA Francesco,

79. DE FRANCO Roberto,

80. CELIBATO Antonino,

81. PELLICANÓ Vincenzo,

82. CAMPOLO Gaetano,

83. CALÚ Domenico,

84. D'AMICO Vittoria Matilde,

85. TRIPODI Rocco,

86. LODDO Domenico,

87. TRIPODI Elvira.