Reggio, protesta alla Provincia di 66 lavoratori. Pititto (Cgil): "Raffa dia attuazione all'impegno assunto"

protestaprovinciarc02032015Protesta in corso a Palazzo Foti di sessantasei dipendenti della Provincia, i quali - in coda all'incontro della Cgil di stamane - hanno deciso di sostare ad oltranza nella sala convegni del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, in attesa della delibera del Presidente Raffa circa il Piano Lavoro 2015.

I dipendenti hanno presentato le loro rivendicazioni nel corso della mattinata, con una lettera indirizzata al Presidente Raffa, nel corso del Convegno Cgil per il rinnovo delle RSU del pubblico impiego nel comprensorio Reggio-Locri. Già ieri, però, un comunicato firmato dal segretario regionale Cgil Gregorio Pititto aveva richiamato l'attenzione sulla questione preannunciando un malcontento tradotto oggi in un vero e proprio sit-in di protesta.

Dopo anni di precariato – affermavano nel comunicato - i 66 lavoratori precari della Provincia di Reggio Calabria, 07/02/2014, hanno sottoscritto l'ennesimo contratto di lavoro (a tempo determinato part-time) che a seguito di una proroga di due mesi è scaduto il 28 febbraio scorso. Da mesi il Presidente della Provincia, in vista della scadenza contrattuale, ha più volte garantito il proprio impegno a prorogare, senza soluzione di continuità, i contratti di lavoro dei 66 lavoratori per ulteriori 12 mesi. Tale impegno si è di recente concretizzato attraverso due delibere di Giunta ( n. 227 del 14.11.2014 e n. 7 del 17.02.2015) in linea con le disposizioni di cui al comma 429 della Legge di stabilità, all' art. 14 Decreto mille proroghe, nonché a quanto previsto in materia dalla legge Del Rio attuata con l'accordo Stato Regioni firmato il 26.02.2015. L'Amministrazione ha così palesato la propria volontà di non interrompere il rapporto di lavoro con i 66 e di continuare ad avvalersi degli stessi lavoratori per l'attuazione del nuovo Piano Provinciale per il Lavoro 2015 coerentemente con quanto stabilito il 12.01.2015 nella riunione col competente dipartimento della Regione Calabria".

Ad oggi l'Istituzione Regionale ha comunque dato il via libera all'attuazione del nuovo piano per il lavoro, autorizzando formalmente la Provincia all'avvio della relativa attività. Si evidenzia che ad oggi le figure professionali (orientatori, mediatori, esperti informatici, consulenti di comunicazione, consulenti di impresa, consulenti del lavoro, statistici, rendicontatori, analisti programmatori, che prestano servizio presso i Centri per l'Impiego e presso la sede del Settore di riferimento sono stati imputati economicamente e finanziariamente sulle risorse a valere sul POR Calabria 2000-2006 e POR Calabria 2007-2013. Ciò non ha dunque determinato alcun aggravio di spesa per l'Ente Provincia, bensì un significativo beneficio sia in termini economici che qualitativi, poiché le dette figure professionali hanno erogato ed erogano tutt'oggi servizi specialistici.

Considerato che l'attuale quadro normativo autorizza le Amministrazioni a prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato- concludevano -, che la Regione Calabria ha approvato il piano di lavoro 2015 predisposto dalla Provincia, che i contratti di lavoro sono scaduti il 28.02.2015, spetta a questo punto all'Amministrazione Provinciale, nella persona del Presidente, dare attuazione immediata all'impegno assunto precedentemente senza inficiare la posizione dei 66 lavoratori precari".

I sessantasei lavoratori non hanno dunque perso tempo ed hanno subito tradotto le rimostranze in un atto esplicito di lotta per il riconoscimento di un diritto che attende solo di essere deliberato. In ogni caso la vertenza resta aperta. L'assessore provincale alle Politiche del Lavoro, Pier Francesco Campisi, domani accompagnerà una delegazione di lavoratori a Palazzo Alemanni a Catanzaro, dove si tenterà di risolvere un problema che, l'assessore sostene essere, di carattere meramente burocratico.