Reggio, Pasquale Naso: "La primavera non è mai arrivata e chissà se arriverà"

"Sono passati ormai alcuni mesi e della tanto decantata primavera nemmeno l'accenno, sarà, forse, per colpa dei venti freddi siberiani che dopo venti anni hanno portato anche la neve nella nostra città!". Usa l'ironia Pasquale Naso, già consigliere comunale del Pdl per giudicare quella che definisce una situazione di stallo nell'amministrazione cittadina.

"Purtroppo la primavera tarderà ad arrivare: la colpa, seguendo il solito copione di qualche barzellettista di sinistra, sarà sempre di chi ha amministrato prima.
Ma prima quando?
No perché qualcuno dovrebbe ricordarsi che sono passati ormai quasi sei anni dall'ultima gestione Scopelliti(!) e che l'amministrazione Arena ha potuto "governare" solo per pochi mesi (per giunta con la commissione d'accesso già insediata). Dunque ribadisco, prima quando?
Da cittadino ed ex consigliere comunale, capire questi passaggi risulta importante, perché il mio sonno quotidiano è perennemente turbato dalle dichiarazioni continue, ripetute e "fac-simili" degli attuali esponenti della giunta.
Cercare continuamente di trovare scuse all'incapacità di arrivare a soluzioni dignitose per Reggio, così come sta facendo l'attuale amministrazione Falcomatà, assomiglia ad programma televisivo tornato di moda recentemente e basato su scherzi di qualità!.
Purtroppo da scherzare però qui c'è ben poco, perché i reggini hanno bisogno di risposte serie ed immediate, quelle risposte che la Giunta comunale è brava a formulare solo a parole.
La spoliazione del Decreto Reggio è una delle tante cose negative che il Pd amico ha regalato alla città dopo tante false promesse e passerelle: è chiara la "guasconeria" del premier Renzi ed è altrettanto chiara che farà "vittime" eccellenti anche da noi: per dirla alla Matteo #staiserenaReggio.
Il taglio del decreto Reggio non ha solo una valenza squisitamente economica ma politica, quella che sembra latitare a piazza Italia. Ha valenza politica perché dimostra la totale debolezza del nostro territorio circa le dinamiche romane, quelle dinamiche che negli anni passati hanno permesso di fare di Reggio una città metropolitane.
Scopelliti a Roma contava, creava consenso e reperiva fondi per il bene della nostra Reggio. Chi lo nega è in malafede.
Leggere oggi comunicati di chi non è passato dalle urne o di chi è stato catapultato a dirigere l'amministrazione per altri tipi di ragionamenti e su altre indicazioni, mi fa nuovamente sorridere e nessuno, credo, si possa meravigliare visto l'acredine dimostrata nel recente passato dall'ex opposizione di centrosinistra. La politica di oggi quella targata PD regala a Reggio tutto quello che il centrodestra aveva fortemente evitato in questi anni: decurtazioni, spoliazioni e omissioni il tutto farcito da scusanti e recriminazioni. Ad ogni cosa negativa ci si incolla il trascorso di centrodestra, per le cose positive ( e per le inaugurazioni con tanto di foto) si omettono azioni e progetti, un bel modo di fare politica ed amministrare nel nome della trasparenza. 
Non vorremmo, però, che si passasse troppo tempo dall'aspettare la primavera a canticchiare la famosa canzone di Loretta Goggi.... che fretta c'era maledetta primavera".