Tentato omicidio a Cardeto (RC): chiesti 10 anni per imputato

reggiocalabria cedirLa Procura di Reggio Calabria ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione nei confronti di Martino Fotia attualmente sotto processo dinnanzi al gup Antonino Laganà per l'accusa di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, di Paolo Vadalà e detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo. I fatti risalgono al 18 marzo scorso e sono avvenuti a Cardeto località collinare alla periferia di Reggio Calabria.

Stando alla ricostruzione accusatoria, Fotia e Vadalà avrebbero avuto un diverbio molto accesso intorno alle 20 nei pressi della Chiesa di San Pietro e Paolo, dinnanzi ad un bar-tabaccheria. A quel punto nasce un parapiglia e Fotia apre il fuoco con la pistola che portava con sé. Vadalà scappa per le vie del paesino e dietro di lui sente sparare cinque colpi di pistola. Riuscirà a salvarsi, nascondendosi per un giorno e mezzo in campagna.

La Procura ha chiesto inoltre la condanna a due anni di carcere per Giovanni Fotia, cugino di Martino, il cui reato contestato è favoreggiamento personale. Giovanni Fotia per gli inquirenti avrebbero ostacolato le indagini avviate dagli inquirenti fornendo dichiarazioni false e reticenti. I due imputati hanno scelto di essere giudicati con la formula del rito abbreviato mentre gli altri coimputati Charles Manti, vigile urbano reggino, e Francesco Doldo, accusati entrambi di favoreggiamento hanno scelto di essere giudicati attraverso il dibattimento

Il processo a carico dei due imputati è stato aggiornato al primo febbraio e in calendario è prevista la discussione dei difensori.