Sciopero operatori ecologici per il 27 novembre: le comunicazioni dell'Ased di Melito Porto Salvo

"La ns Società, con più di 53 dipendenti, è una delle poche realtà imprenditoriale del basso Jonio reggino, e, ad oggi, serve un bacino di utenza di quasi 26.000 abitanti distribuiti su più Comuni e al suo attivo una raccolta di rifiuti di oltre 10.220 tonnellate/anno. Da sempre la ns Società si trova ad essere prima linea nel combattere e contestualmente nel cercare di porre rimedio all'l'annoso e pericoloso problema dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione divenuta una "patologia del sistema". Nonostante direttive comunitarie e norme nazionali, che invocano tempi rapidi e prevedono gravi sanzioni in caso di ritardo, gli Enti Locali, vuoi per una inefficace lotta all'evasione dei tributi comunali o per una cattiva gestione delle risorse finanziarie o per la grave crisi economica che investe tutto e tutti, non riescono ad osservarli. La ns Società vanta fortissimi crediti nei confronti di molti Enti Locali della Provincia di Reggio Calabria, maturati negli anni. Solo per citarne qualcuno i Comuni di Melito di Porto Salvo, Bova Marina e Ardore, dove l'azienda gestisce il servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, o ancora i Comuni di Motta San Giovanni, Brancaleone, Montebello Jonico, Scilla e Monasterace, dove però Ased non espleta più alcun servizio. È pur vero che alcuni di quest'ultimi Comuni, come Scilla, Monasterace e Bova Marina, pur versando in situazioni di dissesto finanziario, stanno provvedendo con solerzia alla definizione della massa debitoria. Possiamo definirci come un vero e proprio "Istituto di Credito per la Pubblica Amministrazione" ed avendo esaurito ogni ns risorsa finanziaria ci troviamo nell'impossibilità oggettiva di poter adempiere al pagamento delle spettanze del personale che, giustamente, reclamano il "sudato pezzo di pane" per le proprie famiglie". Lo afferma una nota stampa dell'Ased.

Giorno 27 ottobre scorso, dopo l'incontro con l'Amministratore Unico, Rag. Rosario Azzarà, il rappresentante sindacale dell'USB ha espresso precisa richiesta all'azienda di dare immediato corso ai pagamenti delle ultime cinque mensilità arretrate a favore dei lavoratori, avvisando, che in caso contrario avrebbe promosso una giornata di sciopero. Evidentemente il saldo di una mensilità, avvenuta l'11 novembre scorso, non è stato sufficiente a scongiurare la paventava minaccia. Così, con nota sindacale del 18/11/2014, la Federazione Provinciale USB ha comunicato l'astensione del lavoro di tutto il personale dipendente per il giorno 27 c.m. e per 24 ore continuative: "Pertanto, si comunica che la ns Società si trova nell'impossibilità di poter assicurare i servizi igiene ambientale nei Comuni di Roghudi, Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bova M., Ardore, Bagaladi ma che, comunque, garantirà i servizi essenziali così come previsto dalla Legge 146/90 sulla regolamentazione degli scioperi nei pubblici servizi, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività" è scritto un una nota stampa dell'Ased.