Regionali, i movimenti di centrodestra: "Nel Pd candidature non proprio candide"

"Il Partito Democratico regionale ritiene di fare della legalità la propria bandiera ma non ha ancora assunto una posizione di rottura rispetto a "logiche" vecchie, stantie ed autoreferenziali che stanno alla base di candidature velleitarie quanto distanti dagli standard che il cittadino calabrese si attende in vista di un voto maturo, moderno e, soprattutto, libero da condizionamenti che offendono la dignità del singolo come della comunità intera.

In altri termini, dal PD giunge solo una conferma della sofferenza che attraversa la "politica" degli apparati, notoriamente distante dalla gente, nonché causa prima della crisi della rappresentanza politica.

E' evidente come gli organi responsabili del PD regionale non abbiano, però, ancora preservato la comunità calabrese dalle possibili candidature di soggetti che si sono distinti, nell'amministrazione della cosa pubblica, solo per aver realizzato fenomeni corruttivi finalizzati all'agevolazione degli interessi di una sorta di "impresa familiare/amicale"; ed ancora più evidente nonché deludente appare lo strano silenzio dei vertici della commissione parlamentare antimafia ed annessi consulenti, delle sacerdotesse della legalità a senso unico, dei ministri PD della nostra Repubblica che hanno fatto della lotta alla corruzione il loro cavallo di battaglia oltre che la loro stessa fortuna politica; assordante risuona, infine, il silenzio di tutti colori che, a vario titolo, potrebbero intervenire e restano invece inerti, forse sgomenti, soltanto a guardare!". Lo affermano in una nota stampa congiunta i movimenti Reggio Futura, Destra per Reggio e il Movimento Dialogo Civile.