Reggio, doppio appuntamento al Csoa Cartella per parlare di Africa e immigrazione

Un doppio appuntamento al c.s.o.a. Cartella questa settimana, per parlare di Africa e di immigrazione.

Venerdì 29 agosto, il primo incontro sarà legato ai sapori e alle musiche africane. Si inizierà alle 20.30 con una cena sociale in cui saranno servite pietanze tipiche afro, per poi proseguire con l'esibizione dei Wamde, ensamble composta da artisti provenienti da diverse esperienze musicali che ripropongono con straordinaria autenticità l'aspetto multiculturale della tradizione africana, ispirandosi in particolare a quella mandinga (etnie bambara, susu e malinke). Il repertorio della band, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Marina Rei, Nidi d'Arac e Africa Unite, parte dai brani melodici eseguiti con il Balafon, la Calebasse Kora accompagnati dal canto, in un crescendo di ritmi e sonorità per giungere alle protagoniste indiscusse: le percussioni. Si invita a prenotarsi per la serata, scrivendo a contatta@csoacartella.org.

Domenica 31 agosto invece ci si rivedrà dalle 17:30 con il consueto appuntamento mensile con la Fiera della Decrescita e gli antichi sapori dei suoi prodotti naturali, sapori ormai dimenticati a causa del monopolio della grande distribuzione. Dopo la chiusura dei banchetti, alle 21.30, andrà in scena lo spettacolo teatrale "Processo ai migranti", centrato sull'attualissimo tema dell'arrivo sulle nostre coste di cittadini extracomunitari in fuga dalla propria terra d'origine. Lo spettacolo è stato realizzato dall'associazione "Don Cosciotti senza mancia" in collaborazione con la comunità socioeducativa "Unitas Catholica", centro di accoglienza per minori disagiati e per minori extracomunitari non accompagnati. Dall'incontro tra i "Don Cosciotti" e gli ospiti del centro è maturata l'idea di mettere in scena una rappresentazione teatrale sul tema che preveda il coinvolgimento diretto di chi ha vissuto in prima persona il lungo viaggio e lo sbarco sulle coste italiane (alcuni degli attori sono propri i ragazzi che provengono dagli sbarchi).

"Uno spettacolo che ci chiamerà a riflettere sul dramma dei tanti profughi che stanno sbarcando o semplicemente transitando nella nostra città, sulle difficoltà dovute alla loro accoglienza, sul razzismo fomentato da qualche aspirante Masaniello in cerca di gloria".