Lazzaro (RC), esplode tombino sul lungomare Cicerone

"Dopo i liquami che lo scorso 18 agosto sgorgavano dal pozzetto fognario posto sulla Ss 106 all'altezza del km 21+I di Capo D'Armi, da un tombino situato sul lungomare Cicerone di Lazzaro trasbordano enormi quantità di maleodoranti liquami che, oltre a rendere l'aria nauseabonda ed irrespirabile recano disaggi ai passanti".

Lo afferma Vincenzo Crea, referente unico dell'ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".

"Infatti nella serata dello scorso 19 agosto dal pozzetto fognario situato di fronte al civico 263 fuoriuscivano copiose liquami fognari che dopo aver percorso un tratto di strada e attraversato il marciapiede finivano sulla spiaggia. Il lungomare Cicerone specialmente ieri sera era particolarmente frequentato in quanto a pochi metri era in corso la rassegna Gastronomica e dell'Artigianato locale-XIII Edizione - proposta dalla Pro Loco del Comune di Motta SG e dalla Provincia di Reggio Calabria. Anche l'inconveniente igienico sanitario in questione si ripropone con periodica frequenza, sembrerebbe dovuto alla collocazione del tratto fognario quasi in contropendenza. Sul posto era presente la polizia municipale che ha preso atto della situazione igienico sanitaria. Ci saremmo aspettati che si intervenisse nelle prime ore del mattino seguente, quantomeno in attesa di rimuovere tale criticità, si adottassero idonei accorgimenti a tutela della salute dei bagnanti vietando l'utilizzo dell'arenile marittimo interessato dallo scarico. Invece, mentre la fogna raggiungeva le acque marine i bagnanti e i bambini tranquillamente svolgevano attività di balneazione. Alle ore 16,00 è intervenuto l'autospurgo, ma a conclusione dell'intervento non si è provveduto a cautelare il tratto di arenile inquinato dallo scarico.

Per fare feste e festini, per manifestazioni canore, i soldi si trovano con facilità, ma per sostituire un breve tratto di condotta fognaria sembra impresa impossibile. Come si vuol promuovere il turismo se molti frequentatori dei luoghi ieri sera hanno lascio il lungomare sia per l'aria irrespirabile, sia per essere finiti dentro la pozzanghera fognaria? Qualcuno coraggiosamente scrive che il lungomare Cicerone profuma di gelsomino, ma fino a quando si confonde l'odore di fogna col profumo di gelsomino, fino a quando non si distinguono le acque fognarie dalle acque piovane tale affermazioni sono comprensibili. Io penso che il peggio deve venire. Se continuiamo così presto ci troveremo nella stessa situazione economica-sociale dei nostri confinanti reggini. Visto che tali criticità si ripresentano con periodica frequenza il ricorso all'autospurgo non appare giustificabile, sarebbe invece necessario attuare interventi che mirano a risolvere il problema. I soldi pubblici, come più volte rimarcato, vanno spesi tenendo conto della diligenza del buon padre di famiglia. Il Sindaco invece di continuare a contestare le mie segnalazioni, a negare l'evidenza e attribuirmi danni all'immagine del paese, dicesse alla popolazione perché le acque trasbordano dai pozzetti fognari, perché l'Amministrazione comunale continua a richiedere l'intervento dell'autospurgo e non bada a risolvere definitivamente la problematica, anche in considerazione che alla presenza delle prossime piogge la situazione peggiorerà . A chi giova spendere tanto denaro?".