22 adozioni in 18 giorni, "Dacci una zampa": "Ma dai commissari ancora nessuna risposta"

dacciunazampaVentidue adozioni in diciotto giorni. È questo il nuovo risultato che l'associazione Dacci una zampa può registrare dall'inizio dell'occupazione del canile di Mortara, la struttura di proprietà dl Comune di Reggio Calabria, conclusa nel 2006, inaugurata nel 2008 e mai entrata in funzione, che i volontari hanno occupato poco più di due settimane fa per rispondere all'emergenza randagismo in città. "Non possiamo che essere contenti di questo nuovo successo, per noi ma soprattutto per i cani che grazie a questa occupazione hanno una nuova possibilità di esistenza. Quello che ci lascia più che perplessi è che a fronte delle domande pubbliche che noi abbiamo posto alla terna commissariale, non è arrivata risposta alcuna". Quello che è strano - affermano i volontari al termine di una nuova giornata di lavoro al canile di Mortara - " è che a fronte delle nostre denunce pubbliche, non solo non c'è stata alcuna risposta, ma alle minacce di sgombero, adesso si sono sostituite curiose, informali rassicurazioni, da più parti arrivate, sulla futura concessione dell'agibilità alla struttura di Mortara. Sono prassi che non solo non condividiamo, ma che rigettiamo radicalmente. Alle nostre domande pubbliche pretendiamo risposte pubbliche, non solo per i cani che in queste ultime settimane abbiamo salvato, ma per la città, che si è stretta attorno a noi in una battaglia che - ribadiamo - non è semplicemente per i diritti degli animali, ma una battaglia di civiltà per una gestione sensata del patrimonio pubblico della città". E sul punto i volontari sono netti e chiari "Non ci bastano informali rassicurazioni per fare anche mezzo passo indietro. Se il 7 luglio siamo stati costretti ad occupare e oggi continuiamo a mantenere in funzione una struttura che dovrebbe essere a carico del Comune, se oggi sono i volontari a essere obbligati a fornire un servizio che toccherebbe all'amministrazione comunale offrire è forse perchè non c'è mai stata sufficiente chiarezza e trasparenza. Quando siamo entrati qui dentro, l'unico compromesso che abbiamo fatto è con la città e con i cani che abbiamo recuperato e questo è l'unico accordo che ci sentiamo obbligati a mantenere. Qui siamo, qui rimaniamo e qui resteremo fai quando non ci sará una soluzione per il canile di Mortara e per la città di Reggio Calabria.