Reggio, si è svolto l’incontro tra i giovani “urban makers” del progetto “ReActionCity”: da domani iniziative sul territorio

"ReActionCity" – il progetto di social innovation sui temi della rigenerazione urbana, della coesione sociale e dell'attivazione di elementi di produttività che dal 21 luglio sta mettendo in campo generosità, valori, passione, creatività, competenze e fare rete in una operazione di "making city" – entra nel vivo. Dopo giornate di "workproject" iniziate lunedì, oggi c'è stato l'incontro tra i giovani "urban makers", i giovani che sanno cosa significhi "fare città" e i "social makers", ovvero realtà come associazioni e gruppi, propedeutico alle azioni sul territorio che partiranno domani con le "riparazioni informali". Dunque, i contributi della professoressa Consuelo Nava, che ha fatto formazione sulle forme politiche e progettuali della città inclusiva, e del regista Fabio Mollo, che ne ha guidato la costruzione di storie filmiche, si è conclusa la fase "education" sulle visioni della città metropolitana di Reggio (dalle problematiche alle potenzialità attraverso analisi e tavole progettuali) e sulle linee di "Europa2020" (su elementi fra i quali inclusività e coesione), così come quella sulla concretizzazione delle azioni (informali e formali) e sul loro spirito. Un metodo per creare effetti di cambiamenti lunghi con azioni brevi partecipate dalle comunità presenti sul territorio, funzionali al racconto del rapporto tra luoghi e persone e alla diffusione di una nuova consapevolezza di visioni, proposte, nuovo abitare per i cittadini e ricadute per la sfera pubblica. Ancora informazioni sulle tecniche per comunicarle (il sito www.reactioncity.com curato da Danilo Emo, i social network, la fotografia), ma anche i documenti programmatici per una propositiva "agenda urbana" e, soprattutto, la scrittura, la ripresa e la regia di video che culmineranno in un docufilm con regia collettiva supervisionato da Mollo. Oggi, la partecipata ed appassionata riunione di FABLab, che ha dato materialmente inizio ad un attivo partenariato orizzontale sul campo aperto alla cittadinanza, alla quale, coordinati dalla Nava e da Mollo, hanno partecipato i giovani "urban makers" e rappresentanti di formazioni quali Pensando Meridiano, Libera, Cortocircuito, Mediterranea Teatro, Pagliacci Clandestini, Canta e Cammina, Peter, Bluestones, Agiduemila, Officina dell'Arte, ActionAid, come "social makers", affiancati anche da Angelo Marra, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, tra gli enti patrocinatori di "ReActionCity" insieme al Comune. Da domani, "ReActionCity", confermando il suo impegno fra pensiero ed azione, si sposterà dal centro "Hop" in diversi punti del territorio reggino. Le azioni e l'agenda urbana interesseranno beni pubblici e collettivi, beni comuni ed aree dismesse dei quali riappropriarsi mediante proiezioni di visioni progettuali elaborate dentro Architettura, fra le quali quella sul porto, sul borgo marinaro di Gallico o sui siti produttivi industriali di Catona; azioni coese con il coinvolgimento della musica, danza, teatro, delle performances delle associazioni e delle storie di reazione da raccontare. Ancora altro negli stessi punti da rivitalizzare, ragionamenti su temi quali beni confiscati e assenza di posti disponibili negli asili nido comunali, l'apertura di una "social street" in parte di via Tripepi. La riunione di FABLab e' stata straordinariamente partecipata e fattiva, alcuni osservatori importanti sono giunti dalla Sicilia per conoscere il progetto per relazioni future. Le dichiarazioni entusiaste di alcuni protagonisti registrano la positività di questa esperienza. "Questo è un progetto culturale non fine a sé stesso, ma concreto. Sul territorio mette insieme forze per provare a far diventare più vivibili e produttivi i luoghi attraverso progettualità ed azioni realizzabili. Altro aspetto positivo è la voglia di stare e lavorare insieme in modo paritario e solidale" ha affermato la "urban makers" Debora Cuscunà, mentre "dentro "ReActionCity" promuoveremo un percorso di laboratorio teatrale itinerante che vuole ragionare sulla città e contribuire a promuovere visioni progettuali ed elementi come coesione sociale, rigenerazione urbana e riappropriazione degli spazi insieme ai cittadini. Ci mettiamo grande entusiasmo", invece, Francesco Spinelli (Mediterranea Teatro) nelle vesti di "social makers". "Il mio film "Il Sud è niente" mi ha dato tanto, lavorando a "ReActionCity" sto restituendo qualcosa alla mia comunità e alla mia generazione. È un progetto concreto di formazione e di attivismo per una nuova forma di città e collettività nel quale credo molto" ha detto Mollo. "Stiamo dimostrando come un'esperienza nata e vissuta a Reggio con giovani ed associazioni possa essere presa d'esempio tanto da ispirare tanto interesse anche fuori dal nostro territorio. Adesso usciremo da "Hop" e sul territorio lavoreremo per la città e per la sua costruzione sociale", ha concluso la Nava.