Reggio, in arrivo ordine di sgombero per il canile di Mortara?

dacciunazampa"Di certo non brillano per coraggio i commissari prefettizi, che piuttosto che perseguire le mille occupazioni abusive in città, a partire da quella dei mercati di Mortara segnalata anche nella relazione della commissione d'accesso che ha portato allo scioglimento per contiguità mafiose, preferiscono usare il pugno di ferro con una onlus che sta svolgendo per i reggini quei servizi di cui il Comune si disinteressa".

Dacciunazampa Onlus da due settimane ha occupato il canile di Mortara di Pellaro. Da qualche giorno, dicono, sarebbero arrivate delle "minacce" – ancora non confermate – su un possibile sgombero ordinato dai Commissari prefettizi del Comune di Reggio Calabria. Nulla è stato concretamente eseguito, ma loro protestano contro il comportamento delle autorità, sorde alla loro protesta.

"Da giorni – affermano – sedicenti personaggi ben informati ci fanno arrivare "voci certe" su imminenti provvedimenti di sgombero del canile di Mortara di Pellaro, che noi volontari abbiamo rimesso in piedi riscattandolo da otto anni di incuria e abbandono, senza uno spicciolo da parte delle istituzioni, ma con l'appoggio della città intera. Per giorni abbiamo cercato un'interlocuzione con Palazzo San Giorgio, i legali che ci sono vicini hanno anche trovato lo strumento per "normalizzare" temporaneamente la situazione depositando una richiesta di ordinanza contingibile e urgente per l'affidamento provvisorio della struttura, abbiamo fatto innumerevoli appelli ai commissari ma a nessuno dei tavoli tecnici convocati per discutere della questione siamo stati invitati. E adesso arriva la minaccia di sgombero".

"Stando alle ultime notizie filtrate – aggiungono – sarebbero stati già individuati i canili – ovviamente privati – in cui inviare – ovviamente a pagamento - i cani che Dacci una zampa sta assistendo in questi giorni. Alla fine, a pagare è sempre la città. Non soltanto i commissari in pieno regime di piano di rientro hanno per mesi continuato a sovvenzionare strutture colpite da interdittiva antimafia come quella di Taurianova, cui viene corrisposta una regolare retta, ma adesso si propongono di mettere a bilancio nuovi costi – a carico dei cittadini – piuttosto che mettere una struttura pubblica in condizione di funzionare".

Per i volontari, che dalla loro hanno numeri che parlano di un successo rotondo - oltre settanta cani recuperati, sedici già affidati in adozione nel giro di due settimane, altri sei partiti oggi per l'affido in Nord Italia, eserciti di nuovi volontari, centinaia di euro in donazioni, iniziative di appoggio, raccolta fondi e materiale promosse spontaneamente da negozianti e gestori di locali – è "allucinante e paradossale che chi come noi sta rendendo un servizio alla città sia perseguito mentre chi perpetra abusi e illeciti per il proprio profitto sia premiato. Il riferimento non è semplicemente ai canili convenzionati che le procure dicono in mano ai clan, o alle strutture lager finite al centro delle cronache per le condizioni indecenti come Sant'Ilario, ma a tutte le illegalità diffuse che in questa città sembrano venir tollerate per quieto vivere - quante case popolari sono in mano ai clan? Quanti funzionari, dirigenti e impiegati sono segnalati nella relazione della commissione d'accesso e permangono nei palazzi comunali? Mentre si sceglie la linea dura contro una onlus che fa volontariato e supplisce – con i propri sforzi, i propri volontari e i propri fondi - alle latenze dell'amministrazione".
Per questo, i volontari scelgono di rivolgersi ancora una volta alla città "che da sempre è stata il nostro unico interlocutore e da subito ci ha dato aiuto e appoggio", sottolineano.

Dacciunazampa invita tutti ad aderire alla campagna "Io per i cani di Mortara ci metto la faccia" che oggi fa un passo in più: a breve sul profilo facebook Occupy Canile sarà disponibile una bozza di mail di protesta che la onlus chiede a tutti di mandare all'indirizzo email : commissione@reggiocal.it , commissione@pec.reggiocal.it e t.cotronei@reggiocal.it.
"Invitiamo anche chiunque abbia voglia di darci una mano – concludono – a postare messaggi di protesta e le foto della nostra campagna al profilo facebook di Palazzo S.Giorgio https://www.facebook.com/comunerc . Noi continueremo a resistere, ma per farlo abbiamo bisogno dell'appoggio che fino ad oggi la città non ci ha mai fatto mancare".