Reggio, l'ex presidente della Decima Circoscrizione denuncia degrado rione Archi

Archi Circoscrizione di circa 15 mila abitanti sede di importanti strutture Pubbliche quale il Palasport, la Motorizzazione Civile , il dipartimento della Poste , gli uffici del Catasto, due strutture turistico ricettive, un distaccamento della Facoltà di Giurisprudenza dell'università Mediterranea di Reggio Calabria , il centro di Pronta accoglienza, il Telesoccorso e il Pattuglione Mobile della Polizia di Stato. Oltre a queste strutture pubbliche che, portano giornalmente centinaia di persone e di operatori in quel della popolosa Circoscrizione Archi, bisogna evidenziare lo sviluppo urbanistico degli ultimi decenni, come il Quartiere C.E.P. ( 25 Lotti per 48 Famiglie) il quartiere Scaccioti ( 10 Comparti per 150 famiglie) che, insieme alla antropizzazione, dovuta ad interventi di edilizia residenziale privata, oltre ad accrescere in maniera esponenziale il numero dei residenti, ha creato condizioni di precarietà per la dotazione di servizi assolutamente insufficienti e non in linea con le nuove esigenze della cittadinanza incidendo pesantemente sulla qualità della vita. Francesco Antonio Foti, ex presidente della Decima Circoscrizione "Archi" e presidente dell'associazione di volontariato "La Fenice", per la tutela dei Diritti dei cittadini, però, sottolinea anche altri aspetti: "Oltre a queste problematiche di non facile soluzione nel breve termine, la Circoscrizione si presenta allo sfascio per l'assoluta mancanza di manutenzione ordinaria, voragini da tutte le parti, perdite idriche di acqua potabile che si riversano lungo le strade creando oltre allo spreco pericolo costante per la circolazione , spazzatura ovunque, crescita spontanee di ogni sorta di erbacce". La denuncia raccolta dall'Associazione di volontariato "La Fenice" che si occupa della tutela dei diritti dei cittadini è forte "ed è rivolta al governo dell'Amministrazione comunale totalmente assente dal territorio se non per pretendere il pagamento delle imposte. Si chiede un intervento immediato e risolutore a salvaguardia dell'incolumità fisica dei cittadini anche perché il costo sociale che, questo disagio sta causando, grava sulle tasche della cittadinanza. (incidenti con feriti dovuti a cadute, inevitabili con mezzo a due ruote, danni alle autovetture e conseguente contenzioso per il risarcimento del danno)" conclude Foti.