Comunali Reggio Calabria, in campo anche il Partito Comunista dei Lavoratori con Pino Siclari candidato sindaco

"Il PCL partecipa con una sua presenza autonoma e contrapposta a tutte le altre, alle elezioni comunali di Reggio Calabria. Ha il solo programma chiaro e alternativo rispetto a tutti quelli che, centrodestra e centrosinistra, hanno portato la città nel caos con il collasso dei servizi e tariffe insostenibili".

Lo annuncia il candidato sindaco Pino Siclari del Partito Comunista dei Lavoratori.

"Solo rimettendo in campo le forze dei lavoratori, dei giovani, delle donne, delle masse povere si può ridare voce alle speranze. Tutti coloro che muovendosi su un terreno localista e interclassista agitano la bandiera del nuovo 'qualunquismo di sinistra', rimuovendo questa necessità – spiega Siclari - ingannano e disorientano i loro interlocutori.

La crisi di Reggio Calabria ha connotati di classe, non è una generica 'questione di strada'. E' figlia del sistema di potere dei capitalisti, delle privatizzazioni che hanno liquidato i servizi pubblici (a cominciare dalla gestione dei rifiuti) e hanno dato più forza alla mafia. E' figlia della voracità del modello Reggio e della sua pesante eredità della sinistra borghese (PD) incapace a proporre un cambiamento reale. E' figlia di tutti i governi regionali e nazionali di ogni tipo che hanno tagliato le risorse per gli enti locali e hanno rovesciato sulla società il peso del debito pubblico verso le banche.

Se non ci sarà una risposta autonoma del mondo del lavoro e degli oppressi il baratro, aggravato anche dalla pandemia, sarà ancora più profondo. Basta dunque con ogni tipo di inganno e di chiacchere. Gli orfani (di ogni genere) di Bertinotti aprono la campagna elettorale di Reggio con una vergognosa questua rivolta alla giunta Santelli e chiudendo le porte alla richiesta del PCL per una vera svolta politica.

Il PCL è la sola forza che da anni senza cedere a lusinghe e a logiche di imboscamento continua coerentemente a stare a fianco di lavoratori, di giovani e donne. Siamo comunisti nei fatti. Per il resto una screditata orda di cacciatori di poltrone, supportata da squallidi galoppini elettorali e amici degli amici, si azzuffa per 'contendersi il potere'".

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Il PCL formula dunque alcuni essenziali punti di programma:

-La proclamazione del dissesto e la cancellazione degli oneri a carico dei reggino più deboli;

-La confisca dei beni dei responsabili del sacco di Reggio;

-Una nuova politica tariffaria basata sui criteri di proporzionalità del reddito, e sulla fruizione reali dei servizi;

-La riqualificazione di territorio, ambiente, zone interne, periferie, sistema viario;

-Una vera politica di riciclo dei rifiuti che potrebbe produrre uno sviluppo dell'occupazione;
L'impegno dell'Amministrazione a richiedere l'abolizione del debito pubblico e dei vincoli di stabilità e del progetto per il ponte sullo stretto e il varo di una patrimoniale sulle grandi ricchezze per sostenere la finanza locale;

-L'istituzione dei consigli di quartiere per un reale decentramento e la loro elezione popolare;
-Un rapporto reale con i movimenti progressivi (donne, oppressione di genere, giovani, impiegati, minoranze linguistiche);

-Una nuova identità culturale di segno antifascista in cui l'arena dello stretto sia intitolata ad Antonio Gramsci.