Reggio: l'Anassìlaos ricorda don Santoro

Un anno fa, il 19 marzo 2018, veniva improvvisamente a mancare Don Antonio Santoro, parroco della Chiesa di San Giorgio al Corso. In una nota affidata ai mezzi di comunicazione il Presidente dell'Associazione Culturale Anassilaos e della Sezione Giovanile del Sodalizio, ne ricordano brevemente la figura. Coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerLo e di apprezzarne le profonde doti religiose ed umane - scrivono Stefano Iorfida e Tito Tropea – ed hanno avuto l'opportunità di promuovere, su suo forte impulso, insieme ad altre realtà culturali reggine, presso la Chiesa di San Giorgio, che non a caso ha assunto, per volontà dell'Arcivescovo Mons. Fiorini Morosini, la denominazione di Chiesa degli Artisti, tutta una serie di iniziative ed eventi che hanno contraddistinto una parte significativa della storia culturale di questa Città negli ultimi vent'anni, non possono che ricordarlo con profondo affetto e stima. Sacerdote schivo, dedito alla sua Comunità Parrocchiale, riservato e colmo dei doni dello Spirito, egli ha saputo trasformare la cultura, in molte circostanze dedita al narcisismo, in una sorta di specialissimo "Itinerarium mentis in Deum". L'Associazione Culturale Anassilaos che fin dallo scorso anno ha dedicato alla sua memoria il Premio Anassilaos San Giorgio, nato su impulso del compianto Italo Falcomatà, ancor prima che il Comune istituisse il "San Giorgino", e dallo stesso Don Santoro fortemente voluto e sostenuto, si impegna a proseguire nel solco da lui tracciato grazie anche alla disponibilità di Don Nuccio Cannizzaro che nuovo Pastore alla guida della Parrocchia, nel corso di questi mesi ha dato avvio ad una profonda trasformazione nell'intento, lodevole e da assecondare e sostenere, di fare della Chiesa-Tempio della Vittoria ancora una volta un centro propulsore di spiritualità e cultura.

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