Le anomalie nel carteggio Atam: Basile rinuncia alla nomina?

Autobusnuova500di Claudio Cordova - Un tentativo estremo di mettere una pezza alle diverse irregolarità e ai dati che sembrano non corrispondere al vero, sebbene messi nero su bianco negli ultimi mesi. L'avvocato Giuseppe Basile sarebbe pronto a rinunciare alla nomina ad amministratore unico di Atam, la società del Comune di Reggio Calabria che si occupa del trasporto pubblico urbano. La nomina di Basile, candidato non eletto nella lista del Pd proprio a sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà, ha suscitato negli ultimi giorni un vespaio di polemiche.

E non solo per la palese inopportunità politica della scelta operata dall'Amministrazione Comunale, che ha fatto gridare qualcuno allo scandalo, paragonando la nomina al pagamento di una cambiale elettorale.

Oltre che per la candidatura nelle file del Partito Democratico, la nomina di Basile sarebbe illegittima a causa dell'incarico rivestito dallo stesso all'interno della Sogas, l'ex società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto, ormai fallita. Basile avrebbe assunto l'incarico in Atam quando non era ancora passato un anno dalla cessazione dell'incarico all'interno della Sogas, termine necessario per poter ricevere un'altra nomina da un ente pubblico. Un dato difficilmente superabile, nonostante i magheggi dell'Amministrazione Falcomatà, arrivata a predisporre una modifica normativa ad hoc, per provare a contrastare quanto sancito dallo Statuto.

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Come se un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri potesse superare quanto prescritto dalla Costituzione.

La rinuncia di Basile, dunque, lascia adesso la palla all'Amministrazione, che dovrebbe però porre rimedio a una serie di dati anomali contenuti nel carteggio che ha preceduto la nomina (poi sospesa) del legale.

Lo stesso Basile, infatti, rispondendo al bando pubblico, dichiara, sotto la propria responsabilità, di non avere cause di incompatibilità per assumere la funzione. Però, quando il legale firma la domanda di partecipazione poi vincente – è il 5 giugno 2017 – ha cessato da appena 8 mesi il proprio incarico all'interno della Sogas, come peraltro menziona nel proprio curriculm vitae: consigliere di amministrazione e amministratore delegato dall'8/6/2015 al 3/10/2016.

Eppure la normativa indica chiaramente il termine di un anno. Sarebbe bastato rileggerla. Anzi, sarebbe bastato rileggere il curriculum.

E, inoltre, basta una semplice visura camerale – come quella nella disponibilità del Dispaccio – per leggere la lunga serie di deleghe assegnate a Basile nel corso della propria esperienza in Sogas. E nonostante i pareri pro veritate sbandierati da Falcomatà nell'ultimo consiglio comunale, l'Amministrazione, disponendo la nomina il 14 settembre scorso, mostra di non aver operato l'adeguato controllo sulla conformità della documentazione prodotta.

Insomma, qualora ci fosse un falso, vi sarebbe almeno un concorso.

Quindi, sia a causa della candidatura di Basile nelle file del Pd, sia per il ruolo dello stesso rivestito all'interno di Sogas fino a meno di un anno fa, la vicenda sembra presentare diverse anomalie, che, qualora dovessero arrivare sul tavolo dell'Autorità Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, rischierebbero di portare a una sanzione nei confronti del sindaco Falcomatà, magari simile a quella subita dal governatore Mario Oliverio, inibito dalla possibilità di effettuare nomine per il caso Gioffrè.

Proprio per questo, probabilmente, l'Amministrazione Comunale, pochi giorni dopo, dispone la sospensione della nomina. Anche per questo, nelle ultime ore, Basile avrebbe deciso di rinunziare alla nomina. Per capire quale sarà il destino di Atam, bisognerà aspettare l'assemblea dei soci e le determinazioni del Comune di Reggio Calabria.

P.S. Il Dispaccio mette a disposizione dell'Autorità Giudiziaria la documentazione in proprio possesso