A Palazzo Campanella il “patto” tra “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” e l’”Italia Unita”

Non una alleanza, ma una vera e propria unione, politica, programmatica e di intenti . Il Movimento "Il Coraggio di cambiare l'Italia" e "Italia Unita" ufficializzano la loro convergenza politica. Lo hanno fatto gli esponenti dei due movimenti nel corso di una conferenza stampa a palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria.

Da una parte Giuseppe Graziano, presidente nazionale del Cci (Coraggio di Cambiare l'Italia), e dall'altra Francesco Toscano di "Italia Unita", assieme al coordinatore dello stesso Movimento Domenico Pirrotta.

E' una giornata importante - ha affermato Graziano, segretario-questore del Consiglio regionale nella Casa delle libertà - per il movimento 'Il Coraggio di cambiare l'Italia', nato appena un anno fa. Oggi uniamo le nostre forze ma un avvicinamento ideale emerse già nell'assemblea fondativa del Movimento, a Lamezia Terme, a cui partecipò Francesco Toscano, e il suo fu uno dei migliori interventi. Da lì è seguito un confronto costante che sfocia oggi in questa unione. Perché crediamo che per far sì che le cose cambino è necessaria un'unità di intenti e che si faccia fronte comune. La gente ha bisogno di risposte. Credo che avremo molti nemici, ma ci procureremo anche molti amici lavorando insieme per far si che si affermi una politica migliore, in Calabria ed in Europa". "Staremo insieme a lungo - ha concluso Graziano - e combatteremo per il riscatto di questa terra e per cambiare la mentalità dei calabresi".

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"Nella crisi generale della politica e della classe dirigente", ha detto Francesco Toscano, che testerà questa unione alle prossime amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Gioia Tauro con la candidatura a Sindaco della città della Piana. "Bisogna tornare - ha aggiunto - a quell'idea cardine della prima Repubblica, quando la politica era una cosa seria, cioè recuperando il primato della politica, e questo significa che la democrazia deve gestire i processi. Cercheremo di essere all'avanguardia nei processi di elaborazione del pensiero, cercando di coinvolgere personalità di primo piano della politica internazionale. Siamo certi che la gente, alla lunga, comprenderà questo discorso. Lo farà proprio. Comprenderà la differenza tra il nostro modello e quello tradizionale, fatto di cose vecchie, già fallite. Sarà la nostra risposta alla crisi del sistema politico". "