ReggioNonTace dà il via a raccolta firme per nuova assemblea pubblica

"Le vicende che abbiamo vissuto e stiamo vivendo impongono come necessario il risveglio della coscienza civile dei reggini, un risveglio che conduca da un lato ad un più profondo esercizio della sovranità popolare, dall'altro a stimolare l'emergere di "anticorpi civili" che possano frenare, ridurre e – perché no? – bloccare il diffondersi del malaffare e della prevaricazione di stampo 'ndranghetista. Non va dimenticato o sottaciuto il "contagio" dell'illegalità, avvenuto e - purtroppo - sempre estensibile, nei circuiti delle professioni e dei loro ordini, delle imprenditoria, della cultura, tra la gente cosiddetta "perbene", contagio che trova nutrimento nella indifferenza, nel silenzio, nell'ignavia di tanti che ritengono lontano da loro il male e pericoloso l'esporsi.."

Queste parole pronunciate nella sala Versace del Ce.Dir., durante l'introduzione dell'assemblea dell' 11 gennaio 2013, prima assemblea popolare ai sensi del n. 20 dello Statuto comunale fortemente voluta da 847 reggini e ancor più fortemente sostenuta dal Movimento ReggioNonTace (fino alla vittoria di un ricorso al TAR), sono sempre più attuali e non possono essere dimenticate. Quell'assemblea ha segnato un punto di non ritorno della partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica; per questo l'anno seguente sempre nel mese di gennaio abbiamo replicato l'assemblea, mettendo in campo tante proposte per attivare sempre più il processo di trasparenza e legalità che è la base di ogni convivenza democratica sana.

"In questi due anni di amministrazione post-scioglimento abbiamo cercato, in varie occasioni, di aprire un dialogo nuovo, improntato sul fatto che alle proposte dei cittadini deve corrispondere un impegno di responsabilità molto netto da parte di chi è chiamato a governare. Da tempo diciamo che le decisioni di chi governa non si possono prendere nelle "stanze dei bottoni"; sappiamo molto bene che se non c'è continuo e aperto dialogo tra società civile e istituzioni, tali decisioni vengono prese non a vantaggio del bene comune, ma di una ristretta cerchia di persone che alla fine gestisce ampie fette di potere in modo privato e, spesso, criminale". E' per tale ragione che il movimento ReggioNonTace ha promosso la raccolta di firme dei cittadini per chiedere una nuova assemblea pubblica.

I temi scelti in questa occasione ruotano intorno alla attivazione degli istituti di partecipazione, perché si possa finalmente mettere un freno alla deriva democratica che toglie spazi di partecipazione.

Il secondo argomento si concentra sulla attivazione del registro dei tumori, perché sappiamo che l'incremento anomalo di tali patologie nella nostra città metropolitana ha bisogno di un'attenzione consapevole e sempre più competente.

Terzo ambito di discussione riguarda le case popolari: occorre che si faccia un censimento, che si attuino regole precise e che vengano assegnate le case a coloro che effettivamente sono nella condizione di averne diritto; non si pensi che questo argomento sia una questione per alcune categorie di cittadini, ma qui è in gioco la sana convivenza di tutti.

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"Per giungere ad una buona partecipazione all'assemblea dell'11 gennaio 2017abbiamo pensato di vivere un momento preparatorio: lunedì 12 Dicembre alle ore 18 all'Auditorium Sant'Antonio il movimento Reggionontace propone a tutti un'assemblea in cui si affronteranno varie questioni che potranno fare da base agli interventi dell'assemblea popolare di gennaio. In più, invitiamo tutti a partecipare alla conferenza stampa di lancio dei due eventi che si terrà venerdì 9 Dicembre alle ore 15.30 nella sala Arrupe, attigua al portone della Chiesa degli Ottimati, sita in piazza Castello. Ci auguriamo che la partecipazione sia notevole, perché possiamo veramente prendere a cuore il futuro della nostra città e costruire insieme le basi per una convivenza sempre più attenta a chi non ha voce, a chi fatica nella speranza, a chi viene schiacciato dai prepotenti".