Reggio, nomina dirigente polizia municipale: SUL presenta esposto in Procura

Poliziamunicipale500nuovaNella giornata odierna il SUL, assistito dall'avv. Fabio Violi, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per i noti avvenimenti nel settore della Polizia Municipale e che riguardano l'atteggiamento dell'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria e della dirigenza del settore e di quella generale. Si chiede di appurare se vi siano estremi di reato negli atti compiuti, che il SUL "ritiene illegittimi, come spesso pubblicamente denunciato".

"L'esposto - si legge nella nota - è stato firmato dagli eletti nelle RSU nella lista del SUL (Antonino Lopresto, Consolato Rieto, Loredana Azzarelli, Giovanni Mauro) e dal segretario Aldo Libri e denuncia: l'assenza di requisiti per la nomina dell'attuale Dirigente-Comandante; la pendenza penale che lo coinvolge e per la quale è stato assegnato proprio alla Polizia Municipale il compito di svolgere indagini quale PG. In questo processo vi sono dipendenti della Polizia Municipale chiamati ad indagare ed a testimoniare e, pertanto, la nomina appare in spregio all'orientamento espresso dalla Autorità Anticorruzione; la stessa Autorità Anticorruzione ritiene "inconferibile" l'incarico in moltissime situazioni analoghe".

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Per questo il SUL ha ritenuto di "dover investire la massima autorità investigativa del compito di accertare la correttezza degli atti perché si è trovato di fronte una Amministrazione che non ha voluto dialogare, comprendere le ragioni dei dipendenti vessati da un diluvio di contestazioni disciplinari insussistenti e da un clima pesantemente repressivo. La Giunta Comunale non ha ritenuto di dover intervenire per sanare una situazione che è stata più volte sottoposta alla loro attenzione e che, per il SUL, è notoriamente di palese illegittimità. Continuerà a fornire ogni tutela ai dipendenti comunali che sono stati fatti oggetto di contestazioni disciplinari ed ha deciso di continuare a produrre atti, in sede legale, a tutela dei diritti dei lavoratori, che riteniamo ingiustamente violati".