Grandi Opere: “Violate procedure sicurezza, pericolo per incolumità persone”

Grandioperenuova5002"Il contesto aggiornato al settembre 2016 mostra come gli indagati rivestono ancora ruoli apicali all'interno di società impegnate nella realizzazione di importanti opere pubbliche nell'ambito delle quali da un lato realizzano una gravissima violazione delle regole della libera concorrenza, includendo nelle attività solo le imprese disponibili ad elargire commesse e favori, dall'altro violano sistematicamente le procedure di sicurezza e di qualità delle opere realizzate grazie alla compiacenza della direzione dei lavori che continua ad essere gestita, in ambito Terzo Valico COCIV PISAMOVER e probabilmente Reggio Calabria Scilla scpa, dalla societa' Sintel di Giandomenico Monorchio". Lo scrive nell'ordinanza cautelare firmata dal gip Gaspare Sturzo che prosegue: "Da questo punto di vista occorre rimarcare i gravi indizi emersi nel corso delle indagini in merito alla violazione dei doveri di controllo e di verifica da parte del Direttore dei Lavori Gimpiero De Michelis in occasione di episodi di violazione delle regole da parte delle ditte sottoposte al suo controllo.

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Ne sono riprova le circostanze che il sistema creato da De Michelis, ma gia' in essere con Monorchio e ripristinato dallo stesso dopo la estromissione di De Michelis mediante la nomina di nuovi direttori dei lavori da parte di SINTEL ENGENNERiNG SPA di Monorchio sia in ambito COCIV che PISAMOVER, come probabilmente per Reggio Calabria Scilla scpa, comporti come le ditte di riferimento del direttore dei Lavori abbiano fornito (e in parte continuino a fornire) alle imprese impegnate nella realizzazione delle opere il calcestruzzo utilizzato per le costruzioni (la cui scarsa qualità e' stata ampiamente documentata nel corso delle indagini), nonché si siano occupate (e continuino in parte a occuparsi) anche dei controlli di laboratorio sulla qualità dei materiali forniti". Per il gip "il fatto che su tutto questo in passato avrebbe dovuto vigilare il direttore dei Lavori De Michelis che non lo ha fatto nell'ottica corruttiva, rende evidente quanto grave e attuale sia la pericolosità degli indagati non solo sotto il profilo specifico, e rilevante in questa sede, del pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie ma anche sotto il profilo del pericolo per la incolumità e per la salute delle persone derivante dalla realizzazione di opere non conformi al progetto e con materiali di scarsa qualità"