Processo Leonia: la Dda chiede condanne per due secoli di carcere

leonia500di Angela Panzera - Ammontano a quasi due secoli di carcere le richieste di condanna invocati oggi, al termine di una lunga requisitoria, dai ok antimafia Rosario Ferracane e Giuseppe Lombardo impegnati a sostenere l'accusa contro il clan Fontana di Archi. Al Tribunale reggino, presieduto dal giudice Giovanna Sergi, la Dda ha invocato durissime richieste che oscillano dai 28 anni di reclusione, come per il presunto boss Giovanni Fontana, all'anno di carcere. Oltre a Fontana 28 anni sono stati chiesti dai pm per Bruno De Caria, l'ex direttore operativo della partecipata al 51% dal Comune di Reggio Calabria, che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città. De Caria è finito in manette nell'ottobre del 2012 nell'ambito dell'inchiesta dell'antimafia con l'accusa di essere contiguo al clan Fontana di Archi e di aver permesso alla 'ndrina di gestire la municipalizzata.

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Tre invece sono state le richieste di assoluzione avanzate dall'accusa.
Secondo gli inquirenti fin dal 2001 i Fontana – storico clan della periferia nord di Reggio Calabria - si sarebbero addentrati all'interno della "Leonia" gestendo per anni appalti milionari. Tutto ciò sarebbe avvenuto grazie a Bruno De Caria. Secondo la Procura, per anni il clan ha avuto in mano «il controllo strutturale delle imprese impegnate nello specifico settore della raccolta dei rifiuti, tra le quali la società mista pubblico-privata Leonia spa, partecipata al 51% delle azioni dal Comune di Reggio Calabria». La cosca secondo i pm avrebbe esercitato un pervasivo potere di condizionamento e controllo di tipo mafioso sul settore ambientale e sul comparto rifiuti di Reggio Calabria. Questo processo sulle infiltrazioni della cosca Fontana nella" Leonia" nasce da un'operazione della Guardia di Finanza, eseguita proprio il giorno successivo allo scioglimento del Comune per contiguità con la 'ndrangheta. Al termine della propria requisitoria i pm hanno chiesto al Collegio la trasmissione degli atti in procura, per l'ipotesi di falsa testimonianza, nei confronti di Msria Angela D'Agostino, Giorgio Leonelli, Sebastiano Lanzaro e Natale Ferrara che hanno deposto durante il dibattimento. Adesso la parola passerà alle difese. La sentenza del Tribunale reggino è attesa entro la chiusura estiva dell'attività processuale.

Ecco nel dettaglio le richieste formulate dai pm:

Giovanni Fontana: 28 anni di reclusione
Antonino Fontana: 26 anni e 1.000 euro di multa
Carmelo Francesco Fontana: 21 anni di reclusione
Carmelo Francesco Fontana: 26 anni di reclusione
Giandomenico Fontana: 20 anni di reclusione
Bruno De Caria: 28 anni di reclusione
Eufemia Maria Sinicropi: 6 anni di reclusione
Giuseppina Maria Grazia: 7 anni e 6 mesi di reclusione
Rosalba Di Cristina: assoluzione
Loredana Falcomatà: 1 anni e 6 mesi di reclusione
Andrea Antonio Galimi: 2 anni di reclusione
Salvatore Emanuele Galimi: 1 anni e sei mesi di reclusione
Paolo Laganà: 1 anni di reclusione
Cristofaro Marra: Assoluzione
Giuseppe Palizzotto: 4 anni e 6 mesi di reclusione
Giuseppe Scaturchio: 3 anni di reclusione
Antonio Scuncia: assoluzione
Giorgio Sturiti: 4 anni e 6 mesi di reclusione
Domenico Siclari: 8 mesi di arresto

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