L'Associazione Sociologi incontra gli studenti della Pennsylvania State University

Cultura, conoscenze e sprazzi di marketing territoriale. Riesce bene all'Associazione Sociologi Italiani, coniugare l'azione e la condivisione, incontrando gli studenti della Pennsylvania State University. La sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, sede della Provincia di Reggio Calabria, si trasforma in un'agorà, con il presidente dell'Associazione Sociologi Italiani Antonio Latella che introduce l'incontro parlando della necessità di operare sul territorio per condividerne le bellezze, esaltando il momento di scambio tra studenti universitari e realtà locale ed evidenziando il tema dell'integrazione e della comunicazione attraverso la musica. Vincenzo Gatto, docente di italiano alla Pennsylvania University, parla della sua esperienza con gli studenti universitari americani, descrivendo i loro profili e le differenti facoltà frequentate e livelli di apprendimento della lingua italiana, parlando anche dei loro hobbies e delle loro radici.

Un variegato mondo, unito dalla volontà di scoprire la cultura e la lingua italiana, in particolare nella sua dimensione meridionale. I volti degli studenti fanno comprendere le loro radici, due di loro sono cinesi, una ragazza proviene dall'Arabia Saudita, uno studente dagli Emirati Arabi, gli altri sono statunitensi, una delle quali con i nonni materni cosentini. Dopo lo spazio accademico i ragazzi si presentano e si raccontano, incalzati dal docenti di letteratura italiana Mike Edwards e dalla referente locale Eleonora Pitasi del Liceo Scienze Umane "Tommaso Gulli". Tutto cambia con lo storytelling di Fulvio D'Ascola esperto musicale, sociologo della musica e della comunicazione, che attraverso i video ed i dischi in vinile, racconta di musica come linguaggio universale, saltando da James Brown per descrivere il Black power e la riscossa per l'integrazione degli afroamericani, passando per Marvin Gaye, con il suo concept album "What's going on", parlando anche di Nelson Mandela e apartheid. Continuando con Gino Vannelli ed evidenziando le radici reggine di Tony Bennett, con genitori originari di Podargoni, definendolo meglio di Frank Sinatra, per poi concludere con la PFM, prima rock band italiana a suonare negli States e con il Banco del Mutuo Soccorso.

Tutto scorre in fretta, con gli studenti che si stupiscono nel vedere i dischi in vinile e interagiscono raccontando le loro impressioni ed emozioni del loro soggiorno italiano. L'assessore provinciale alla Cultura e Legalità, Edoardo Lamberti Castronuovo, con il suo discorso sottolinea l'importanza del linguaggio universale dell'arte e invita gli studenti a visitare il Palazzo della Cultura, dove sono custodite preziose opere pittoriche di artisti del calibro di Modigliani, Dalì, Ligabue, Fontana, pittori che con i loro quadri impreziosiscono le esposizioni del Moma di New York e del Louvre di Parigi. La musica live di Alessandro Santacaterina diventa l'epilogo di un dinamico incontro, con la sua chitarra battente ed i suoi virtuosismi che sottolineano le radici calabresi, con gli studenti che tengono il ritmo con il battito di mani. La musica è un linguaggio universale e uno studente si alza e con la chitarra battente suona un brano tra il country e la new age. L'incontro rimane immortalato nella memoria, con la consegna agli studenti di bandierine tricolori su base in legno, di un Dvd sul bergamotto e foto collettiva all'interno del Salone Monsignor Ferro.