'Ndrangheta, raccomanda nipote di indagato per riciclaggio: arrestato capo postini Cisl di Milano

posteita0505Licenziato un dipendente delle Poste, Raffaele Roscigno, capo dei postini della Cisl di Milano, dopo un'intercettazione dalla quale e' emerso che "prendeva debita nota della raccomandazione che gli stava rivolgendo il direttore della filiale delle Poste di Siderno Marina in provincia di Reggio Calabria, tal Giuseppe Strangio, 56 anni, su cui stava indagando il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini per riciclaggio di denaro di provenienza 'ndranghetista proprio nel capoluogo lombardo e che alcune settimane fa e' stato arrestato".

La raccomandazione "era poi andata a buon fine e il raccomandato, il nipote di Strangio, era stato assunto nell'ufficio postale di Mariano Comense (Como)".

Lo scrive Ilfattoquotidiano.it.

Tra i postini era diventato famoso il 21 aprile di un anno fa quando aveva contestato l'amministratore delegato, Francesco Caio, durante una visita al centro postale Milano Borromeo. "Secondo le indagini Strangio - riporta ilfattoquotidiano.it - aveva acquistato 10 anni fa una farmacia in piazza Caiazzo a Milano per 220mila euro impiegando "in attivita' economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilita' provenienti da delitto" con l'aggravante della finalita' mafiosa. In pratica avrebbe impiegato soldi ottenuti con il traffico di droga delle cosche Morando, Romeo e Calabro'. A margine della conferenza stampa in cui il primo marzo la Boccassini aveva illustrato i risultati delle indagini, la stessa Boccassini aveva parlato di un "piccolo episodio di malcostume", la raccomandazione, appunto, emersa durante l'inchiesta. Aggiungendo, pero' che per quanto marginale "la faccenda indigna di fronte a tanti giovani che si comportano da bravi cittadini in un paese dove i giovani pagano un prezzo altissimo come quello della disoccupazione". "Insieme al segretario dei postini Cisl di Milano e in seguito ai riflessi delle stessa inchiesta sul riciclaggio di denaro, le Poste hanno licenziato un altro sindacalista cislino, Francesco Germano', capo dei postini a Reggio Calabria. Sempre per lo stesso affare le Poste - riporta ancora Ilfattoquotidiano.it - hanno licenziato pure un terzo dipendente, Pasquale Polimeno, che pero' non risulta sia dirigente sindacale. E infine hanno sospeso dal lavoro un'impiegata dell'ufficio postale di Siderno, Adelaide D'Agostino che secondo la ricostruzione dei fatti sarebbe l'esecutrice materiale degli ordini del direttore Strangio per lo spostamento di denaro sporco da un capo all'altro d'Italia". Sentite dal Ilfattoquotidiano.it le Poste hanno inviato una nota ufficiale in cui specificano che "dopo attenta e scrupolosa analisi delle circostanze e della documentazione trasmessa dalla Procura, sono emerse condotte rilevanti anche sul piano disciplinare. Nello specifico si tratta di attivita' frutto di comportamenti integranti ipotesi di reato che costituiscono gravissima violazione delle norme di legge e degli obblighi derivanti dal contratto di lavoro". Le Poste non escludono possano esserci anche altri responsabili informando che sono in corso "approfondimenti allo scopo di accertare la sussistenza di eventuali ulteriori responsabilita' a carico di altri dipendenti o dirigenti". Il sindacato nazionale dei postini Cisl, diretto da Mario Petitto, "ha invece difeso a spada tratta sia il segretario di Milano sia quello di Reggio Calabria. Nella nota finale dell'Esecutivo nazionale comunicata il 13 aprile, prima dei licenziamenti, ma quando in seguito alle segnalazioni della Boccassini l'azienda stava gia' approfondendo i fatti riguardanti i due dirigenti sindacali, si legge: "L'Esecutivo nazionale esprime piena solidarieta' ai giovani segretari territoriali di Milano e Reggio Calabria, Roscigno e Germano', che si trovano a dover affrontare in questi giorni contestazioni disciplinari dell'Azienda per aver svolto la loro normale attivita' di dirigenti sindacali"", conclude il quotidiano online.