Crotone, la Fiamma Tricolore si riorganizza

Si è tenuta a Crotone lo scorso sabato la Segreteria Regionale del MSI-Fiamma Tricolore, preceduta dalla partecipazione comunitaria ad una Santa Messa celebrata in occasione del trigesimo della scomparsa del Camerata Attilio Scola, fulgida ed esemplare figura di servitore dell'Idea.

L'incontro, presieduto dal segretario regionale Francesco De Leo, ha visto la partecipazione di una quindicina di dirigenti calabresi che hanno dibattuto delle vicende politiche ed amministrative calabresi, sottolineandone il progressivo ed ulteriore degrado e rilanciando alcuni urgenti e necessari interventi in settori ritenuti nevralgici come le infrastrutture, l'immigrazione incontrollata, la sanità. Tutte situazioni scottanti ed irrisolte negli anni che hanno determinato quel gap col resto d'Italia e d'Europa e che relegano la Calabria tra le regioni ad "obiettivo 1" in Europa. Consci di ciò il Segretario regionale ha provveduto ad incaricare specificatamente ad occuparsi di questi settori Antonio Locanto (Politiche dell'Immigrazione), Gianfranco Turino (Infrastrutture e Trasporti) e Carlo Aracri (Sanità), col compito specifico di elaborare una piattaforma politico-operativa per il proprio settore di competenza. Il Segretario ha provveduto inoltre a nominare vicesegretari Lorenzo Scarfone (vicario) e Marco De Filpo, responsabile della Politiche Femminili Laura Perrone e ad assegnare la delega su Identità e Cultura ad Umberto Maggi e dei Rapporti con gli Enti Istituzionali e le altre Formazioni Politiche a Carlo Turino, mentre Portavoce della segreteria regionale è stato riconfermato Natale Giaimo.

Nell'accettare l'incarico i neo designati hanno tracciato le linee operative lungo le quali si muoveranno e, in particolare, Carlo Turino, nel ribadire che il dialogo resta aperto con tutti a 360°, annuncia che la Fiamma si batterà, in piena e completa autonomia operativa, per creare aggregazioni che vadano oltre il deteriorato sistema di "sinistracentrodestra" imperante e che siano una reale alternativa sociale e nazional-popolare ad esso, ponendo poi l'accento sulla necessità che la Fiamma ponga in essere atti concreti contro il flagello che i potentati economici stanno portando avanti con l'affaire Trivellazioni nel Mar Jonio; Gianfranco Turino ha parlato delle tante criticità infrastrutturali calabresi e sulla reale possibilità, volendo, di porre mani alla risoluzione di alcune di esse (aeroporto di Crotone, collegamenti con l'Europa da Gioia Tauro, reale controllo e repressioni delle frodi sulla realizzazione delle infrastrutture, abbandono delle opere inutili come il Ponte sulla Stretto); Umberto Maggi ha ricordato che la Cultura resta uno dei più concreti mezzi di lotta alle mafie mentre ripropone la necessità di rigore ideologico se il Movimento vuole effettivamente ritornare a far presa su un elettorato ormai deluso e disilluso rispetto alle ideologie ed alla politica politicante; Natale Giaimo, infine, ha posto la necessità di squarciare il velo di vera e propria omertà, silenzio non basta più, che alcuni mass-media hanno costruito attorno alla Fiamma, così da obnularne attività ed Idee in ossequio a diktat oscuri ed interessati.