Operazione “Aemilia”: anche il sindaco di Mantova, Sodano, indagato

carabinieri new2Anche sindaco di Mantova, Nicola Sodano, è indagato nell'ambito della maxi inchiesta condotta dalla Dda di Bologna e Brescia sull'infiltrazione in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia della 'ndrangheta.. Nove provvedimenti di fermo sono stati disposti dalla Procura di Brescia per "plurimi episodi di estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosa", nell'ambito di un'attività d'indagine chiamata 'Pesci' e relativa a una cosca di 'ndrangheta infiltratasi nel tessuto economico di Mantova e Cremona e negli apparati istituzionali del comune di Mantova. A carico degli indagati i reati di associazione mafiosa, estorsione e corruzione, anche in atti giudiziari. L'attività di indagine è collegata con l'operazione "Aemilia" disposta dalle Dda della Procure di Bologna e Catanzaro ed è stata coordinata dal Procuratore Nazionale Antimafia. Le indagini sono state condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Mantova, attualmente impegnati nell'esecuzione dei provvedimenti restrittivi e delle numerose perquisizioni disposta dalla procura bresciana e coordinata dal Procuratore Nazionale Antimafia.
"Sono serenissimo". È l'unico commento del primo cittadino di Mantova. Il sindaco è chiuso nel suo ufficio in Comune, dove ancora sono al lavoro i carabinieri per prelevare tutta la documentazione richiesta per le indagini. Secondo quanto si apprende a Mantova la vicenda che ha portato al coinvolgimento del sindaco risale a oltre 10 anni fa e riguarderebbe l'appalto o la lottizzazione di terreni per la costruzione di villette attorno al Lago Inferiore. Il progetto non era mai decollato perché già bocciato dalla precedenti amministrazioni di centrosinistra. Ci sarebbero comunque stati strascichi per i ricorsi presentati dall'imprenditore che doveva mettere in cantiere i progetti.