Nuova università a Cosenza? Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale si augura convergenza di intenti

Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di Cosenza ha seguito con attenzione il dibattito svolto nel Consiglio Comunale cittadino in merito alla istituzione nella città capoluogo di un dipartimento universitario: "Ancor più dell'esito della proposta, approvata all'unanimità dei presenti, particolare peso rivestono le posizioni espresse in cui non è difficile riconoscere l'aderenza ai contributi offerti sull'argomento ed alle proposte avanzate, negli anni trascorsi, da Alleanza Nazionale, di cui Fratelli d'Italia ne è il naturale prosecutore. Vale ricordare la raccolta di firme, condotta in Città da Alleanza Nazionale nel 2008, che ha registrato l'adesione corale dei concittadini, e la conseguente mozione presentata dal consigliere Fabrizio Falvo, anch'essa approvata all'unanimità dall'assise.

Vale ricordare le posizioni più volte espresse sulla stampa e attraverso i media, una per tutte le riflessioni poste ne "Scelte urbanistiche e primato, invito alla discussione" lanciato da Matteo Cosenza sul quotidiano da lui diretto, sotto il titolo " Ripartire dagli storici Casali bruttii ", del 22 maggio 2010. Nelle parole dei consiglieri intervenuti e dello stesso Sindaco si riconosce l'aderenza alle opportunità, alle criticità, alle chiusure, alla debolezza di modelli rigidi, già evidenziate da Alleanza Nazionale di Cosenza sia negli anni trascorsi che negli ultimi mesi. Certo non si tratta di rivendicare primogeniture: semmai si tratta di sottolineare l'autocritica postuma di quanti, presenti nelle istituzioni, non hanno inteso sposare appieno questa prospettiva, preferendo rifugiarsi dietro formule politiche ed amministrative che oggi rivelano tutta la loro infondatezza". Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di Cosenza si augura che tale convergenza di intenti non si riduca ad un mero formalismo preelettorale ma si traduca in impegni precisi anche, se necessario, in disaccordo con le direttive emanate dai vertici dei rispettivi partiti i quali, già in passato ed in sintonia con le solite "baronie", hanno imposto il loro veto ad iniziative di reale crescita culturale e scientifica al servizio del territorio cittadino.