Cariati (Cs), il movimento “Le Lampare Bjc”: “Comitato civico per un rinnovamento dell’attuale classe dirigente”

Il Movimento Le Lampare BJC, rende pubblica la propria volontà di voler lavorare alla formazione di un Comitato di Cittadini, intenzionato non solo ad attuare un ricambio radicale della classe dirigente politica in vista delle prossime amministrative ma anche a proporre soluzioni innovative, che vadano nella direzione della trasparenza e del rispetto dei territori per una gestione intelligente e lungimirante delle risorse in favore dell'interesse generale e pubblico della collettività.

Per agevolare la costruzione di questo nuovo soggetto, il Movimento Le Lampare, porrà fin da subito ai suoi futuri interlocutori, alcuni punti programmatici fondamentali e alcune regole costitutive. Ecco alcune proposte:

· Gestione pubblica e partecipata dei servizi

· Gestione Organizzata del patrimonio immobiliare pubblico

· Valorizzazione del territorio

· Sinergia con gli Istituti Scolastici del Comprensorio

L'Azienda Pubblica e Partecipata Multiservizi

"L'Azienda Speciale – si legge in una nota – è un ente strumentale dell'Ente Locale dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto, approvato dal Consiglio Comunale. Trattasi pertanto di un ente di diritto pubblico, diverso dal Comune da cui dipende funzionalmente. Rientra, inoltre, nella categoria degli enti pubblici economici (Cass. Sez. un. 15 dicembre 1997, n. 12654).

Tramite questo strumento, il Comune di Cariati sarà la principale azienda sul territorio, capace di erogare servizi fondamentali per la comunità, essenziali al suo sviluppo, oggi non garantiti. In questi anni la realtà ha dimostrato che l'esternalizzazione dei servizi ha prodotto solo fallimenti ed inefficienze gravi.

Pertanto, risulta essere chiara, la convinzione che un'accurata riorganizzazione degli uffici e un'ottimizzazione delle risorse possano essere la base per poter, anche a Cariati, attuare delle pratiche innovative, che sono già realtà di una miriade di comunità dette "virtuose".

Costituendo l'Azienda Pubblica e Partecipata Multiservizi ci si vuole avvalere effettivamente, del risultato raggiunto dai cittadini italiani con il Referendum del giugno 2011, per quanto concerne la gestione pubblica dei servizi locali.

L'Azienda Pubblica Speciale Multiservizi adotta forme di democrazia partecipativa attiva sulla pianificazione, programmazione e gestione, con i lavoratori, gli abitanti del territorio e le associazioni.

Stabilisce il GOVERNO PUBBLICO del ciclo integrato delle ACQUE e dei RIFIUTI, la PROPRIETA' PUBBLICA e INALIENABILE delle Infrastrutture e delle Reti.

I dipendenti, mediante accordo sindacale, transiteranno immediatamente nell'organico dell'Azienda Speciale, conservando tutti i diritti giuridici ed economici acquisiti. Nell'attuazione di tale progetto saranno assicurate quindi, le relazioni sindacali e i contratti di lavoro garantiti per legge.

"Gestione integrata del ciclo dei rifiuti e delle acque"

Servizio Idrico: l'acqua non è una merce. L'accesso all'acqua è un diritto umano inviolabile.

Con la Costituzione dell'Azienda Speciale Partecipata, il Comune si riappropria, dunque, dei Servizi e dei Beni fondamentali come l'Acqua, che ad oggi sono in ostaggio di grandi speculatori (gestori privati) e multinazionali che non garantiscono affatto i fini sociali.

La Partecipazione dei Cittadini tramite gli organi dell'azienda Pubblica può garantire, invece, il miglioramento del servizio integrato in termini di efficacia, di efficienza e di economicità del servizio pubblico stesso.

Per quanto concerne il servizio idrico l'Azienda si occuperà della captazione e dell'adduzione, come della distribuzione dell'acqua.

Le economie create dall'Azienda, permetteranno la ricerca di nuove fonti idriche, l'attuazione degli interventi necessari agli impianti e la manutenzione ordinaria che garantiranno la qualità, l'abbattimento a medio/lungo termine delle tariffe, la stabilizzazione e l'aumento del livello occupazionale nella comunità.

Sarà promossa sul territorio, la dislocazione diffusa di "Case dell'acqua": distributori di acqua perfettamente potabile gratuita, come avviene in molti Comuni virtuosi (le fontane del terzo millennio).

In estrema sintesi, il Movimento "Le Lampare", recepisce totalmente i capisaldi della Proposta Regionale Di Iniziativa Popolare "Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell'acqua", proposta nel 2013 dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri", di cui l'associazione si è fatta nel suo territorio promotrice con iniziative di sensibilizzazione.

Servizio Rifiuti: Stop alla speculazione dei privati.

Seguendo le direttive della Legge Rifiuti Zero, di cui da sempre si è promotori, s'intende anche in questo campo attuare una rivoluzione di civiltà e dignità che i cittadini cariatesi meritano, dopo un lungo degrado che ormai perversa da decenni.

Tramite l'Azienda Speciale Multiservizi Pubblica e Partecipata, il Comune di Cariati gestirà il servizio pianificando obiettivi e finalità secondo i principi che devono guidare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti:

- Riduzione, Riuso e Riciclaggio (recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE che in particolare indica la scala delle priorità nella gestione dei rifiuti: "la preparazione per il riutilizzo, il riciclo o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all'uso dei rifiuti come fonte di energia", per cui, all'interno del recupero diverso dal riciclo, va privilegiato il recupero di materia rispetto al recupero di energia, rafforzando quanto già recepito nella normativa italiana con la modifica dell'art. 179 del D. Lgs n. 152/2006 operata dal D. lgs n. 295/2010);

- Protezione dell'Ambiente e della Salute e rafforzamento della prevenzione primaria di malattie attribuibili ai rischi indotti da inadeguate modalità di gestione dei rifiuti;

- Partecipazione Attiva e Concertazione alle decisioni in materia di salute, ambiente e gestione dei rifiuti da parte dei cittadini e delle associazioni di categoria (Carta di Ottawa per la promozione della salute del 21 novembre 1986, D. Lgs n. 502/2006, Carta di Aalborg 1994, Convenzione di Aarhus 26.6.1998, Direttiva 2003/35/CE, Direttiva 2008/98/CE).

Il Ciclo Virtuoso Della Gestione Dei Rifiuti, tramite una differenziata spinta con il metodo del Porta a Porta può essere attuato solo estraniando dalla fase di raccolta la gestione privata, la quale non mira alla riduzione del volume dei rifiuti perché collegata a gestori, proprietari di impianti di smaltimento. L'affidamento diretto del servizio ai privati, in questi anni ha provocato solo ingenti danni al territorio, non riuscendo a garantire in molti casi nemmeno la mera raccolta, causando, in modo consuetudinario, problemi di salute pubblica e di ordine pubblico.

Tramite l'Azienda Pubblica, i cittadini si doteranno di un Punto di raccolta per gli ingombranti e di un Laboratorio per la creazione di nuova materia derivante dal riciclo e riuso.

La frazione di umido differenziato verrà trasformato in fertilizzante biologico per l'agricoltura (Centro di Compostaggio di Comunità), tramite sistemi a basso costo e ad impatto ambientale zero, come la Lombricoltura.

La logica fondamentale sarà: Differenziata Spinta con l'eliminazione di tutti Cassonetti e l'Istituzione della "Tariffa Puntuale" (il cittadino paga per quanti rifiuti produce, con riduzione fino al 20% della tariffa per chi effettua il compostaggio diffuso domestico).

Le pratiche virtuose di cui ci si vuole fare portatori sono già realtà di diverse comunità calabresi, numerose anche nella provincia di Cosenza, dove, oltre che la nascita di nuove forme variegate di reddito, dirette e indirette, si garantisce un risparmio economico sia per le tasche dei cittadini che per le casse pubbliche con una riduzione effettiva ed importante delle voci di costo di bilancio.

Dunque, come già dimostrato da altre tante realtà in Italia, l'internalizzazione dei servizi tramite l'Azienda Pubblica e Partecipata è uno strumento sostenibile e vincente su tutti i punti di vista.

Gli interessi particolari e privati che gravitano intorno a questi settori strategici sono in Calabria colpevoli, in collusione con la mala politica, di aver distrutto comparti fondamentali come Turismo, Agricoltura e Pesca e di aver minato gravemente la Salute Pubblica.

L'esperienza calabrese in questi campi, impone, dunque, un necessario ed urgente cambio totale di rotta e scelte coraggiose che contrastino quei gruppi d'interesse che da anni mercificano sulla salute e sul futuro dei cittadini condizionandone anche tragicamente le esistenze.

Patrimonio immobiliare pubblico

"Gestione Organizzata Del Patrimonio Pubblico"

Si andrà a tutelare l'Interesse Generale dei Cittadini, per una gestione parsimoniosa e produttiva dei Beni Immobiliari Comunali, anche reintegrando il Patrimonio Civico e valorizzandolo, chiarendo quelle situazioni all'oggi indefinite e che ostacolano una qualsivoglia possibilità di gestione e identificazione di intere aree. La chiarezza sulla situazione patrimoniale immobiliare civica è indispensabile e non più procrastinabile, sia per garantire la liquidazione degli usi civici agli aventi diritto sia per garantire l'interesse generale in quelle situazioni in cui invece è certificato già il diritto civico a favore dei cittadini cariatesi.

Si punterà ad una Gestione Organizzata del Patrimonio Civico cosi da intercettare anche i finanziamenti disponibili destinati all'esercizio di attività Agro-Silvo-Pastorali e Storico-Naturalistico-Archeologico.

In questi anni, il Movimento LE LAMPARE, ha promosso dal basso diverse iniziative sul campo della Valorizzazione del Territorio, con la riscoperta di Luoghi Storici e Naturalistici, la promozione di visite guidate con gli studenti delle scuole del comprensorio e con numerosi turisti, nonostante le enormi difficoltà oggettive di fruibilità dei luoghi. Nel suo impegno sociale, è riuscita ad elaborare con la Cooperativa Sociale "Le Nove Torri arl", con la Società Geofisica srl e con la Astarte Onlus, il progetto BIOCULTUR finanziato dal Dipartimento della Gioventù che andrà a coinvolgere in ATS i Comuni di Cariati, Terravecchia, Pietrapaola, Campana, Paludi e Crucoli e che propone quale scopo primario, la valorizzazione dei siti archeologici (Tomba Brettiia, Sito fortificato di Pruija, Cerasello e Muraglia di Annibale, Pietre dell'Incavallicata) e naturalistici del comprensorio.

I punti programmatici esposti, esprimono chiaramente, un'Azione Amministrativa e di Gestione sostenibile, per un nuovo modello di sviluppo e di reddito prodotto sia dalla gestione parsimoniosa delle risorse e dei servizi essenziali gestiti dal Comune, sia dalla valorizzazione del territorio, del suo Patrimonio Naturalistico, Storico e Archeologico. Nell'attuazione di questo programma si punterà ad un forte coinvolgimento degli istituti Superiori Professionali, così da poter formare in loco figure lavorative specializzate.

La collaborazione con gli Istituti da parte dell'azienda pubblica e quindi dell'amministrazione comunale servirà anche alla realizzazione di corsi di formazione e stage (accedendo anche ai fondi comunitari previsti) per gli Studenti all'interno dell'Ente stesso, anche mirando ad un progressivo inserimento nel mondo lavorativo dei giovani del territorio. Nello specifico, si mira al coinvolgimento degli Istituti Comprensivi (IPSIA, LICEO SCIENTIFICO) presenti sul territorio, nell'ambito della ricerca sul riuso e riciclo dei materiali, nell'ambito delle attività chimico-meccaniche inerenti la gestione e il controllo delle acque e delle sue reti oltre che per tutte quelle specialità attinenti all' Accoglienza al Turismo Culturale Storico Itinerante.

E' necessario dunque, che gli stessi Cittadini, si riapproprino, in rottura con tutti i meccanismi speculativi e viziosi, dei beni oggi usurpati dalla mala politica. Punti chiari e nitidi che saranno posti se ce ne sarà occasione a chiunque voglia rapportarsi in vista della prossima tornata elettorale.

Tra gli interlocutori, pertanto escludiamo sin da ora tutti quei soggetti i cui interessi privati possano essere in posizione contrastante con quelli della comunità nella sua complessità.

Inoltre – conclude il Movimento –nell'intento di effettuare il rinnovamento totale della classe dirigente che la Comunità attende da anni, considerriamo indispensabile al fine dell'Attuazione del Programma, la Partecipazione attiva e organizzata dei cittadini coscienti per porre fine allo spettacolo deprimente che da oltre trent'anni vede i soliti soggetti che si alternano al governo del paese con i risultati palesi visibili da tutti".