Sequestrati altri due terreni dell'ex Legnochimica di Rende

Altri due terreni sono stati sequestrati a Rende dal personale del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento provocato dall'ex stabilimento della Legnochimica. Ieri il personale del Corpo forestale, su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza, aveva sequestrato l'area dell'ex stabilimento, a causa di un forte inquinamento della falda acquifera, e 15 pozzi usati per scopi irrigui e industriali. I due terreni sequestrati stamane erano stati interessati in passato dai rifiuti della Legnochimica. La Procura di Cosenza, inoltre, ha disposto ulteriori prelievi effettuati dall'Arpacal, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Calabria, in alcuni pozzi interessati ai sequestri. L'area, che non è mai stata interessata da operazioni di bonifica o messa in sicurezza, è stata periodicamente caratterizzata da fenomeni di incendio, dovuti alla combustione dei rifiuti e che hanno sprigionato nell'aria sostanze tossiche. (ANSA).