Bilancio positivo per il congresso provinciale cosentino dei Verdi

Una riunione corposa e partecipata quella che ha avuto luogo ieri nella sede rossanese della Federazione dei Verdi dov'è andato in scena il primo congresso provinciale del partito. Una discussione ampia ed articolata, introdotta dalla co-portavoce regionale Elisa Romano e coordinata dal segretario del circolo Centro Storico- Contrade Giuseppe Campana, che ha visto sul tavolo decisionale sia le linee guida della politica provinciale sia la creazione di un vero e proprio organismo di coordinamento. In una provincia vasta come quella di Cosenza, piena di criticità territoriali e di focolai di lotta, solo una struttura capillare capace di coordinarsi con tutte le zone può garantire un'azione proficua e valida sui temi dell'ambiente, del lavoro, dell'inclusione sociale. La mozione congressuale, presentata dal segretario del circolo Scalo Francesco Ratti e approvata all'unanimità dall'assemblea degli iscritti e simpatizzanti, prevede infatti la creazione di un coordinamento provinciale di 7 componenti e suddiviso in aree tematiche atto a garantire un lavoro costante in un'ottica di miglioramento della partecipazione e della vita del partito. Oltre alla classica gestione di un organismo provinciale i Verdi hanno deciso di introdurre due figure innovative le cui funzioni vogliono essere una spinta innovativa nel panorama politico. E' stata decisa infatti la creazione di un delegato ai rapporti con i comitati e i movimenti, la cui attività sarà importantissima soprattutto nell'ambito provinciale, e di un delegato ai migranti e alla solidarietà, il cui compito sarà quello di mantenere alto il confronto sui fenomeni migratori e la creazione di un gruppo di lavoro su temi quali lavoro nero, sfruttamento, solidarietà e pratiche di accoglienza.