Rossano (Cs), la consigliera Uva: “Bene Comune su riqualificazione casamatta”

"Tante cose concorrono alla buona amministrazione della cosa pubblica. Tra queste, vi è sicuramente la capacità di dialogo di chi governa con le istanze sociali cittadine e con tutti gli attori territoriali. E, con questa, l'inclinazione ad accogliere i tanti suggerimenti propositivi che dal basso vengono spiegati ed indirizzati a quanti, in un determinato momento storico, sono chiamati a guidare le sorti della comunità". Esprime così soddisfazione, la presidente del gruppo misto nel Consiglio Comunale di Rossano, Patrizia Uva, per la recente iniziativa dell'Amministrazione Comunale di destinare adeguata attenzione, nell'ambito dei propri progetti di riqualificazione complessiva del patrimonio paesaggistico, urbanistico ed in generale identitario, anche al recupero di quelle testimonianze, tipiche del cosiddetto turismo di guerra, sulle quali soltanto qualche settimana la stessa Uva aveva formulato e motivato un invito pubblico all'assessore al turismo.

"La riqualificazione della casamatta difensiva, risalente alla seconda guerra mondiale, ubicata sulla spiaggia di Torre Pinta, accogliendo la nostra richiesta – precisa oggi Patrizia Uva – testimonia la sensibilità dell'istituzione pubblica rispetto a proposte e contributi condivisi nel solo interesse generale e – come è stato ripetuto nello stesso comunicato ufficiale dell'ente - per aumentare l'appeal turistico complessivo di Rossano. Sempre in questa ottica – va avanti la consigliera comunale – rientra anche il già suggerito, possibile e fattibile recupero delle scritte d'epoca fascista, come ad esempio quelle in Piazza SS.Anargiri. Sia per la casamatta, sulla quale l'Esecutivo è ora intervenuto per ripristinare un intervento successivo improprio e pare non autorizzato, sia in futuro, ci auguriamo, per le scritte fasciste, resta però opportuno provvedere con l'apposizione di adeguata didascalia storica. Perché è quest'ultima – conclude Uva – che qualificherà entrambi i due interventi, valorizzando, insieme al ripristino materiale anche e soprattutto il loro messaggio turistico e culturale".