Cosenza, Ambrogio: "Serve chiarezza sul Teatro Rendano"

"Il teatro comunale di tradizione A. Rendano è patrimonio storico e culturale della città di Cosenza e non può perciò essere considerato merce di scambio con chicchessia. Per tali ragioni stamattina ho inteso inviare una interrogazione a risposta scritta al sindaco Occhiuto proprio in merito alla gestione pubblico privata del maggiore e più antico teatro cittadino. Ed ho ritenuto farlo subito dopo la commissione cultura tenutasi ieri a palazzo dei Bruzi, tra l'indignazione di tutti i consiglieri comunali presenti, con all'ordine del giorno la stagione di prosa la cui organizzazione, a quanto pare, sia stata affidata ad una società privata senza pubblicazione di alcun bando pubblico od altra manifestazione d'interesse, dunque in maniera diretta. Ma la cosa più eclatante ed a mio avviso molto grave per la vita democratica di un ente, sta nel fatto che non solo la società privata non paga alcun ticket (che è fissato solitamente in tremila euro a serata che per dieci serate ammonterebbero a trentamila euro) ma per di più il comune versa nelle casse degli stessi organizzatori una cifra superiore ai quarantamila euro. Insomma oltre al danno la beffa. Aspettiamo adesso delucidazioni dal sindaco Occhiuto che certamente ignaro dell'episodio saprà porre rimedio e riportare il tutto nei binari della legalità. Vogliamo vederci chiaro in questa vicenda e vigileremo affinché nessun privato in futuro possa organizzare eventi a pagamento senza versare alcuna somma al comune ricevendone di contro e paradossalmente sovvenzioni pubbliche ai danni dei cittadini". Lo afferma una nota del consigliere comunale di Cosenza, Marco Ambrogio.

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