“Occhiuto non può restare impunito”

di natale graziano"Occhiuto non può rimanere impunito, non è la guerra tra chi deve essere presidente, bensì tra chi crede nelle leggi e le rispetta e chi crede che queste possano essere non rispettate.

Non molla il consigliere della Provincia di Cosenza Graziano Di Natale in quella che assume sempre di più le sembianze di una "lotta alla sopravvivenza".

Così, in un botta e risposta che và avanti da mesi, Di Natale chiama in causa tutti: "È necessario che tutti - consiglieri comunali, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari - dicano da che parte stanno.
Questa non è la mia guerra. Il Prefetto di Cosenza non può rimanere inerte".


Elezioni il 23 ottobre? Di Natale ha più volte detto la sua: "Mario Occhiuto pensa che in Italia esista la "libera Repubblica di Cosenza", ma per fortuna esistono regole e istituzioni da rispettare. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza e per la carica di Presidente si svolgeranno in un'unica data e non sarà quella del 23 ottobre".

"La battaglia che sto da tempo portando avanti – continua - non si è fermata perché difronte questo scandalo, ormai nazionale, non possiamo stare inerti. La battaglia non è per chi deve o meno ricoprire la carica di Presidente della Provincia. Qui c'è in gioco la credibilità delle istituzioni, ci sono in gioco le fondamenta della democrazia. Davanti a sentenze (Tar e Consiglio di Stato),che dichiarano decaduto dalla carica di Presidente della Provincia Mario Occhiuto, non si può assistere immobili al messaggio di impunità che viene lanciato da chi avrebbe dovuto rispettare le Istituzioni in quanto Sindaco del Comune capoluogo di provincia".

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E' il Prefetto di Cosenza, secondo Di Natale, il primo a non poter fare finta di niente: "Non può restare inerte perché nel frattempo i tanti Sindaci dei Comuni chiedono chiarezza. Non possiamo stare immobili perché, se questa terra deve cambiare, dobbiamo iniziare noi a cambiarla. Questa non è la mia guerra contro Occhiuto qui deve essere la contrapposizione dello Stato e delle Istituzioni contro chi calpesta le leggi e contro chi oggi consente tutto questo. Ecco perché, tutti dico tutti, consiglieri comunali ,sindaci, consiglieri regionali, parlamentari e tutte le istituzioni sono chiamate a dire da che parte stanno. Per tali ragioni nei prossimi giorni chiamerò a raccolta quanti credono che la legalità debba essere ripristinata nella Provincia di Cosenza".