Il sindaco di Corigliano, Geraci: "Basta vandalismo, servirebbe l'esercito"

La situazione del vandalismo sistematico e dell'oltraggio, della deturpazione e della distruzione quotidiane nei confronti dei beni comuni nella nostra città ha raggiunto limiti non più tollerabili. Con le sole ridotte capacità di controllo e di intervento della macchina comunale e nonostante il prezioso aiuto delle forze dell'ordine non si riesce purtroppo a frenare ed a reprimere, per come invece sarebbe auspicabile e necessario, quest'ondata di barbarie e di inciviltà che sta coinvolgendo tutto il vasto territorio di Corigliano. Vengono menomati i servizi al cittadino. Viene inquinato il decoro urbano e viene alterato se non ridotto, di fatto, il senso stesso di sicurezza nella popolazione. Per queste ragioni, non ho remore nell'affermare che, a questo punto, sarebbe opportuno pensare di aggiungere alle nostre forze, civili e militari, anche la presenza dell'Esercito.

È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe Geraci, condannando l'ennesimo atto di violenza e di offesa ai beni pubblici registrato, ancora una volta purtroppo al Parco Periurbano Fabiana Luzzi allo Scalo.

Questa volta tre lampioni sono stati ridotti in frantumi, con pezzi di vetro a terra e lampadine danneggiate.

Si tratta – continua Geraci – di danni che si aggiungono e si sommano ai numerosi, troppi atti di analogo e peggiore vandalismo che stiamo purtroppo registrando in tutto il territorio cittadino. Ovunque gli uffici comunali interessati intervengono per porre rimedio a queste azioni di sciacallaggio e di furia incivile che stanno assumendo ormai, per le casse comunali, un costo ed un peso eccessivo, oltre ogni tollerabilità. Senza contare la difficoltà stessa di garantire, spesso, un ripristino celere dei luoghi. Ringrazio ancora una volta le forze dell'ordine – continua – impegnate in un'incessante e capillare azione di controllo e di prevenzione sul territorio. Servono, tuttavia, ulteriori iniziative finalizzate alla repressione di questi reati e, soprattutto, serve maggiore presenza dello Stato, anche eventualmente attraverso dei distaccamenti dell'Esercito, in un territorio così vasto, di fatto incontrollabile ed elevato a rischio microcriminalità.