Corigliano (Cs), per il pronto soccorso Nesci e Sapia (M5S) tornano alla carica: “Utilizzare eventuali imboscati”

«Quali ostacoli giuridici o d'altra specie esistono all'utilizzo, per sopperire alle segnalate carenze nell'ospedale di Corigliano, anche nel rispetto della normativa sui turni e i riposi obbligatori di cui alla L. 161/2014, dei medici e del personale paramedico già in servizio nelle elencate strutture» del territorio dismesse dalle funzioni di ospedali». L'hanno chiesto il deputato Dalila Nesci e Francesco Sapia, consigliere comunale di Corigliano (Cs), in una pronta replica al dg dell'Asp di Cosenza, Raffaele Mauro. I due esponenti 5 stelle, che a Mauro avevano già scritto lo scorso 3 maggio ricevendo risposta dopo soli due giorni, hanno ribattuto che nella nota del dg dell'Asp di Cosenza «non figura cenno a mobilità interna da esuberi», ma viene soltanto riferito «dell'avvio di successive e infruttuose procedure concorsuali finalizzate alla copertura dei posti vacanti sino all'ultima in corso».

Per Nesci e Sapia, insomma, i posti che mancano al pronto soccorso di Corigliano, oggetto di attenzione anche da parte della Prefettura di Cosenza, vanno coperti con il personale che dovesse essere ivagante dopo «il riassetto della rete ospedaliera definito con il DPGR n. 18 del 2010», che «ha dismesso dalle funzioni ospedaliere, nell'Asp di Cosenza, gli ex ospedali di Lungro, Trebisacce, San Marco Argentano, Praia a Mare e Cariati». I due rappresentanti del Movimento 5 stelle non mollano la presa e tornano a pretendere risposte immediate.