Catanzaro, il sindaco Abramo: "Per acquisizione Teatro Masciari abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere"

Dichiarazione del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo sull'acquisizione del teatro Masciari.

"La situazione dell'acquisto del teatro Masciari è molto chiara e il Comune ha fatto tutto quello che era in suo potere fare, ottenendo due risultati fondamentali. Il primo è l'accordo raggiunto con i proprietari dell'immobile, sulla base di una cifra (un milione 800mila euro) quasi la metà, di quella pattuita nel 2011 dalla Giunta Olivo. Il secondo, per nulla scontato, è l'inserimento dell'acquisto nel Programma PAC del Ministero dei Beni Culturali destinato ad interventi strategici nel centro storico. Trattandosi di un acquisto, le norme che regolano i Programmi PAC stabiliscono che può essere richiesto solo il 30% dello stanziamento complessivo assegnato (per la città di Catanzaro ammonta a sei milioni di euro). L'accordo raggiunto con la proprietà è contenuto in una lettera inviata al sindaco dalla signora Maria Luisa Masciari con cui la stessa aderisce all'ipotesi contenuta nel Programma PAC. Nella stessa lettera, si specifica che, una volta concluso l'acquisto, si procederà all'annullamento formale del contenzioso insorto tra la stessa proprietà e il Comune per la mancata definizione del precedente accordo siglato nel 2011 dalla precedente Amministrazione. L'acquisto del Masciari è stato inserito nel programma presentato dal Comune di Catanzaro, unitamente ad altre opere (il recupero della scuola Mazzini e di Palazzo Fazzari, oltre che di una serie di vie e piazze del centro storico) riferite ad immobili di cui l'Amministrazione detiene già la disponibilità e una progettazione preliminare. Il Ministero, nell'accogliere la nostra programmazione, ha finanziato una prima tranche di tre milioni di euro, consentendo al Comune di appaltare tutte le opere previste (Mazzini, Fazzari, vie e piazze). L'acquisto del Masciari fa parte, praticamente come obiettivo principale, della seconda fase della programmazione PAC che purtroppo sta facendo registrare sensibili ritardi rispetto alle previsioni. Fonti ministeriali ci avevano assicurato che la seconda fase sarebbe stata varata nei primi mesi del 2015, ma c'è stato un generale ritardo in Italia nella definizione della prima fase che ha fatto slittare i tempi. Si comprenderà che l'operazione di acquisto dell'immobile dipende soltanto dalla tempistica con cui il MIBAC varerà i nuovi finanziamenti. Di questi delicati passaggi sono a conoscenza gli amici del Comitato "Salviamo il Masciari" che ringrazio per la loro costante attenzione sul problema. Ed ecco che giunge a proposito la garbata presa di posizione dell'associazione "Il Campo", autorevolmente presieduta dall'on. Pino Soriero che, da uomo di cultura, ma anche da ex sottosegretario di Stato e parlamentare, potrà sollecitare al ministro Franceschini e al presidente della Regione (che sono della sua stessa parte politica) il varo della seconda fase del programma PAC. Non esistono alternative poiché il Comune, che deve fare i conti con l'ennesimo taglio dei trasferimenti da parte del Governo (due milioni e mezzo), non dispone di risorse così importanti. Siamo comunque fiduciosi e a noi non resta che confermare la ferma volontà di acquisire il Masciari, in base all'accordo raggiunto con la proprietà, e di redigere in seguito un valido progetto di recupero e ristrutturazione dell'immobile, anche sotto l'aspetto antisismico. Si tratterà di reperire un nuovo importante finanziamento, ma la cosa non ci spaventa. L'importante, in questa fase, è l'acquisizione del pregevole fabbricato che rischia di deteriorarsi ulteriormente. Sul piano più generale, devo sottolineare che l'Amministrazione da me presieduta ha impresso una forte accelerazione, dopo molti anni di stallo, ad una serie di questioni che riguardano il centro storico, ottenendo in poco più di due anni molti risultati importanti e concreti. Ricordo solo il recente accordo con l'Agenzia del Demanio per l'ex ospedale militare, l'acquisizione di Palazzo Fazzari, l'appalto per il recupero della scuola Mazzini e delle gallerie del San Giovanni, il completamento di piazza Matteotti e di galleria Mancuso. Ma sull'intera problematica del centro storico mi riservo una più approfondita riflessione quando presenteremo l'organico piano di rilancio a cui stiamo lavorando".