Ricordi, storia ed emozioni: il Coni Calabria rende omaggio ad Oreste Granillo

saloneorestegranillodi Paolo Ficara - Un uomo, tante propensioni, la sua città, un unico vessillo sempre portato avanti con estremo garbo. Oreste Granillo è stato atleta, giornalista, imprenditore, dirigente sportivo nonchè sindaco di Reggio ad inizio anni '80. Ma lo stadio che porta il suo nome, la prima storica promozione in B del 1965 ed oltre cinque lustri sul ponte di comando (dal 1960 al 1977), lo consegnano al ricordo dei più come presidente della Reggina. A 20 anni dalla scomparsa, il Coni Calabria lo omaggia intitolandogli un salone presso la Scuola Regionale dello Sport.

Tante le autorità presenti alla cerimonia nel quartiere Gallina di Reggio Calabria. Dopo gli interventi di Pasquale Nucara e Giuseppe Pellicone, il giornalista Tonino Raffa ha ricordato come, immediatamente dopo il decesso di Granillo, oltre al sindaco Italo Falcomatà fu l'assessore allo sport Mimmo Praticò ad impegnarsi per intitolargli lo stadio. Questo l'intervento di Praticò, oggi "discendente" proprio di Oreste Granillo alla guida della Reggina: "Granillo è un presidente mitico. Assieme a Lillo Foti, che ha segnato gli ultimi 20 anni ed oltre, è stato il più grande presidente della Reggina per il contesto in cui ha dovuto operare. Assieme a Ceravolo, presidente del Catanzaro, hanno operato sullo scenario nazionale. Firmando montagne di cambiali. In quegli anni, ha inventato il calcio a Reggio Calabria. Le persone della mia etá si ricordano a memoria le formazioni dell'epoca. Finalmente un riconoscimento a chi ha fatto sacrifici in silenzio. Devo ringraziare chi ha sostenuto il progetto della Scuola Regionale: il sindaco di quel periodo, nonché il dirigente Marcello Cammera che oggi attraversa un momento difficile".

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{gallery}Oreste Granillo{/gallery}Un giovane Franco Iacopino ha attinto da Oreste Granillo tutti i trucchi del mestiere, avendo agito al fianco suo e del direttore sportivo Dolfin in un periodo ricco di prime soddisfazioni per la Reggina: "Oreste Granillo è il mio maestro. Con il suo sorriso è stato una guida. Non ha mai alzato la voce con nessuno. Solo una volta non l'ho visto a sorridere: a Firenze, per un Reggina-Catanzaro in campo neutro. Incontrando il collega Nicola Ceravolo, ci fu un saluto freddo: in quel momento, doveva rappresentare un vessillo. Racconto un aneddoto relativo a Nedo Sonetti, nostro ex calciatore che venne a minacciare di non firmare: se ne uscí da quella stanza con 500.000 lire in meno, gridando, ma soddisfatto. Lo ricordiamo come una persona speciale che ha dato tantissimo alla nostra città, ma soprattutto come galantuomo".

Il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero, assieme al giornalista Rai, Tonino Raffa, ha conferito dei riconoscimenti a Maria Stella Granillo, figlia dell'indimenticato presidente amaranto. Il suo intervento è presente anche sulla pagina facebook del Dispaccio: "Il primo pensiero di papà era lo sport, la sua prima famiglia. Dopo, venivamo noi. Questa è la breve descrizione di un personaggio che pensava sempre agli altri, mettendo al primo posto Reggio, la sua città".