La Reggina attacca, il Cosenza resiste: 0-0 in un derby con pochi sussulti

zemankareldi Paolo Ficara - Derby insipido. La bilancia non pende quasi mai dalla parte né della Reggina, né del Cosenza, con la sfida tra calabresi che scorre via senza particolari sussulti. Solo un colpo di testa da parte di Gianola, nel finale, consente almeno di recriminare per una nitida palla gol. Per il resto, una delle due squadre in campo ha temuto l'avversario, riuscendo nel dichiarato intento di chiudere tutti gli spazi. L'altra ne esce con la consapevolezza che non sempre le ciambelle riescono col buco.

Nessuna sorpresa nelle scelte di Karel Zeman, con il recuperato Ciccio Coralli a guidare il tridente nel 4-3-3. Si prosegue con la stessa formazione di inizio stagione. Il collega Roselli, 59 anni tra qualche giorno, scioglie la pretattica schierando Mungo (dato per assente) come mezzala destra di un 4-3-3, affidando alla velocità di Statella ed alla fame di gol di Gambino le speranze di poter uscire dal 'Granillo' con più di un punto.

L'avvio non rispecchia quello che sarà il resto del match. Reggina e Cosenza sparano le proprie polveri, probabilmente con i calciatori più rappresentativi. Giuseppe Statella, reggino di Bianco, tenta subito il gol della domenica ma gli difetta la mira. Coralli all'inizio è un toro indomabile per Tedeschi e Blondett, ma col passare dei minuti le difese prendono il sopravvento. Una chiusura di Corsi su Porcino, dopo insidioso cross di Bangu, dà la misura di un Cosenza capace di soffrire ma anche privo di particolari sbavature.

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È la Reggina a fare la partita, contro il più quotato Cosenza tutto dietro la linea della palla. Diverse volte tocca a Kosnic superare la linea di metà campo per impostare: mai come oggi ci si è dovuti affidare alla sventagliata, specie nella ripresa. Poco da rimproverare all'atteggiamento degli ospiti, che dimostrano di aver studiato gli amaranto.

I cambi non incidono sui rispettivi assetti tattici. Zeman rinuncia a Coralli solo dopo che Roselli ha già effettuato tutte le sostituzioni a propria disposizione. Bianchimano e Romanò non conferiscono brio, la gara sembra incanalarsi sullo 0-0. E così è, nonostante l'occasionissima per Giorgio Gianola: su punizione di Bangu dalla sinistra, il centrale si ritrova tutto solo in posizione favorevole, ma la sua inzuccata quasi a volo d'angelo non trova lo specchio. Perina tira un sospiro si sollievo.

Se l'essenza del calcio è il tiro in porta, il derby tra Reggina e Cosenza non ha sicuramente rappresentato uno spettacolo all'altezza. Zeman può comunque abbozzare un sorriso per il quinto risultato utile consecutivo. La striscia di pareggi arriva a quattro, ma quello odierno va contestualizzato in un avvio di campionato in linea con quanto richiesto, ossia una salvezza senza patemi. I rossoblu sono alla terza stagione con lo stesso allenatore e col medesimo pacchetto arretrato, l'amalgama è dalla loro parte. Sta di fatto che Lecce e Juve Stabia, nei prossimi due turni, rappresenteranno avversari più pericolosi. Sarebbe stato meglio affrontarli con un paio di punti in più in classifica. Prima gara senza gol all'attivo per gli amaranto in campionato.

REGGINA – COSENZA 0-0

REGGINA(4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Bangu, Botta, De Francesco (80' Romanò); Oggiano, Coralli (73' Bianchimano), Porcino. A disposizione: Licastro, Maesano, De Bode, Carpentieri, Knudsen, Tripicchio, Lo, Cucinotti, Mazzone, Tommasone. Allenatore: K. Zeman.
COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, Pinna; Mungo, Ranieri (58' Capece), Caccetta; Criaco (71' D'Anna), Gambino (67' Baclet), Statella. A disposizione: Saracco, Meroni, Appiah, Bilotta, Madrigali, Filippini. Allenatore: Roselli.

Arbitro: Giua di Olbia
Ammonito: Gianola