Il Dispaccio - Reggina, la difesa "smonta" l'appropriazione indebita: era una fideiussione

Reggina, la difesa "smonta" l'appropriazione indebita: era una fideiussione

fotilillo 500 Le ha tentate tutte la Reggina, per evitare il fallimento. Nella memoria difensiva presentata dall'avvocato De Stefano, ci sono allegate le prove che scagionerebbero il presidente Lillo Foti dall'accusa di appropriazione indebita.

Ridottasi colpevolmente all'ultimo giorno, come molti ricorderanno, per presentare la fideiussione ed iscriversi in Lega Pro a metà luglio 2014, la Reggina trovò qualche rallentamento presso un istituto bancario. Il massimo dirigente si vide costretto, in fretta e furia, a mettere sul piatto i 600.000 euro per la transazione bancaria oltre a 30.000 euro di commissione. Un'operazione tracciabile stando a quanto inserito, ribadiamo, dalla difesa della Reggina Calcio nella memoria consegnata alla sezione fallimentare.

Un atto che, in ogni caso, difficilmente andrà ad inficiare sulla decisione del giudice Campagna. Le quote societarie infatti rimangono al momento sequestrate ed in mano al custode giudiziario Massimo Giordano. Ma è soprattutto l'indisponibilità delle strutture del Sant'Agata, a pesare su un pronunciamento drastico che appare ormai inevitabile.

p.f.

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