Piano d'azione e coesione: la preoccupazione di Cisl e Fnp

La CISL e la FNP Calabria esprimono profonda preoccupazione in relazione ai ritardi e alla inefficienze che stanno caratterizzando in molti Distretti della nostra Regione l'attuazione del Programma PAC Servizi di CURA: "Una opportunità storica per migliorare la capacità di presa in carico e rafforzare i servizi di cura per anziani non autosufficiente ed infanzia, per favorire la conciliazione tempi di vita e lavoro, non può trasformarsi nell'ennesima occasione persa, soprattutto in una realtà territoriale in cui il miglioramento della qualità dei servizi sociali può essere strumento per il superamento della perdurante crisi economica, sociale ed occupazionale. Il raggiungimento della recente Intesa Inter-istituzionale per il rafforzamento del presidio all'attuazione del Piano di Azione e Coesione per i Servizi di cura per Infanzia e Anziani tra l'Autorità di Gestione del Ministero dell'Interno, l' ANCI e le Regioni, fortemente richiesto dalle parti sociali, deve rappresentare una svolta positiva rispetto allo stato di attuazione, consentendo una analisi accurata delle criticità persistenti attraverso il coinvolgimento del partenariato economico e sociale. La riunione convocata per giorno 9 dalla Direzione generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria con Anci, Comuni Capofila dei Distretti e parti sociali, da noi fortemente richiesta, dovrà servirà ad individuare e risolvere le criticità che rischiano di compromettere il pieno utilizzo delle risorse. Ad oggi, infatti, rispetto al finanziamento complessivo del 1° riparto, pari a più di 18 milioni per Servizi di Cura Anziani non autosufficienti e 17 milioni per Infanzia 0-3 anni, sono state impegnate molto meno della metà delle risorse assegnate. E' necessario individuare soluzioni utili ad evitare che, in assenza di impegni giuridicamente vincolanti al 31 marzo 2016, possa esserci un nuovo taglio delle risorse inizialmente assegnate sul primo riparto, con pesanti prevedibili effetti negativi anche sul secondo riparto. Una regione che subisce da anni un processo di arretramento economico-sociale con una crescita esponenziale dell'area della marginalità sociale e della povertà assoluta non può permettersi di sciupare l'ennesima opportunità. Come CISL, faremo tutto il possibile, attraverso una fortissima azione di pressione politica nei confronti dei Comuni capofila, affinché possano essere utilizzate in maniera efficace le risorse assegnate a ciascun Distretto per il raggiungimento degli obiettivi del Programma, perché il PAC servizi di Cura non sia l'ennesima dimostrazione insieme plastica ed amara di un deficit di governance e di capacità gestionale presente a tutti i livelli istituzionali. E' evidente che quanto sta accadendo con il Programma Servizi di Cura in moltissimi Distretti ci preoccupa anche rispetto al pur necessario processo di trasferimento delle funzioni socio-assistenziali dalla Regione ai Distretti, previsto dalla legge 23/2003 e dalla DGR.210/2005".