Confartigianato di Cz e Kr: “Sì a liberalizzazione dei saldi”

"Il prossimo 4 luglio fino al 31 agosto anche in Calabria partiranno i saldi estivi con la speranza che possano essere positivi sia per gli operatori economici che per i consumatori". Lo affermano

Maria Moniaci e Carmine Corigliano Presidenti di Catanzaro e Crotone di Confartigianato e i segretari Raffaele Mostaccioli e Salvatore Lucà.

"Oggi – aggiungono – è ormai conclamato che nelle nostre realtà la crisi ha lasciato il segno più che nelle altre Regioni, infatti la gente compra sempre meno e tende a risparmiare sempre di più.

Comunque, nei prossimi giorni, vedremo che produrranno e speriamo possano essere momenti per una boccata di ossigeno concreta sia per i tanti operatori economici sfiduciati ma anche un aiuto reale alle famiglie che continuano a comprare sempre meno in quanto tantissimi non hanno proprio la possibilità e fanno una gran fatica ad arrivare a fine mese. Ci permettiamo, come prassi e con molta onestà intellettuale, rammentare alcuni consigli affinchè il momento dei saldi non si trasformi da opportunità in fregatura certamente per colpa di qualche sprovveduto commerciante che vanifica di fatto i sacrifici di tantissimi operatori onesti e per bene.

Confartigianato comunque auspica cosi come tante associazioni di consumatori che gli stessi saldi vengano una volta per tutti liberalizzati perchè possano veramente rappresentare un mezzo concreto e positivo di aiuto per tutti indistintamente. Questi sono i momenti che anche con determinazioni simili si aiuta tutto il contesto imprenditoriale e le famiglie ad uscire dalle difficoltà quotidiane che probabilmente non sono ancora ben metabolizzate dalle Istituzioni.

Comunque per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confartigianato ricorda alcuni principi basilari:

A) Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

B) Prova dei capi: non c'è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante, ma comunque se ciò non è possibile, diffidare non è peccato.

C) Durante il periodo dei saldi se il commerciante è in possesso di pos non può rifiutare i pagamenti tramite carta di credito.

D) Confartigianato consiglia comunque di effettuare gli acquisti negli esercizi dove ognuno si reca quotidianamente proprio per evitare brutte sorprese.

E) diffidare di tutti quei negozi invasi di manifesti che non danno la possibilità di vedere la merce

F) su ogni capo deve essere visibile il doppio prezzo con il relativo sconto.

Confartigianato ha invitato, altresì, i propri associati e non solo ad essere correttissimi nelle proposte per non alimentare un clima di sfiducia già persistente che molte associazioni di consumatori enfatizzano forse più del necessario e a dismisura, creando di fatto un luogo comune: tutti i commercianti sono disonesti e vogliono fregarci ma sappiamo benissimo che nella stragrande maggioranza dei casi non è cosi: sono solo una miriade di onesti lavoratori autonomi che oggi con molti sacrifici vogliono essi stessi contribuire fattivamente ad uscire da questo brutto periodo di crisi alimentando, naturalmente ognuno per le proprie capacità finanziarie, una stagione di promozione seria che vuole dare anche un segnale tangibile di aiuto alle famiglie e di ripresa dei consumi.

E' evidente che per uscire da questo stato non bastano questistrumenti, c'è un'esigenza ormai imprescindibile in tutta la Regione: c'è la necessità impellente di uscire da questo isolamento preoccupante e la Politica e le Istituzioni devono impegnarsi fattivamente su tantissimi fronti. Vedasi situazione stradale, ferrovia, porti, aeroporti, lavori pubblici, pagamenti della p a, burocrazia, sicurezza e buon ultimo, non certo per importanza, il sistema bancario che con un modo di operare sempre più anomalo sta piegando famiglie e piccole imprese. Una situazione generale veramente grave.

Raccomandiamo e sottolineiamo quantomeno, una volta per tutti – concludono i 4 – di lasciare libere le nostre imprese di effettuare vendite a saldo nei momenti più opportuni, la normativa di oggi rappresenta uno dei tanti lacciuoli burocratici che frenano le attività dei nostri "capitani coraggiosi" che con molta determinazione resistono sul campo dando il giusto contributo per una ripresa ancora lontana".