Occupazione 2013: per l’Eurostat la Calabria è fanalino di coda

Maglia nera per le regioni del Mezzogiorno sull'occupazione. Calabria, Campania e Sicilia nel 2013 hanno segnato il livello di occupazione più basso di tutta l'Unione europea. E' l'ultimo rapporto Eurostat a riferirlo sugli indicatori relativi agli obiettivi fissati da Bruxelles per il 2020, che includono un tasso del 75% di popolazione occupata fra i 20 e i 64 anni. Altro record in negativo per l'Italia sul fronte occupazionale rispetto all'Unione europea è quello del fattore di dispersione dei livelli di impiego all'interno dello stesso Paese, che nel 2013 ha segnato quota 1,8. Il Bel Paese registra forti differenze interne a livello regionale. Questo significa che le regioni con le peggiori performance hanno registrato un'occupazione di 1,8 volte, quasi il doppio, inferiore a quella delle regioni migliori.