La consigliera regionale Flora Sculco presenta mozione sulla parità di genere

Sculco Flora"Le donne in politica sono un valore prezioso. A tanti, forse, questa constatazione non piace, ma è tempo che la politica faccia un salto culturale". E' quanto afferma la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete, che oggi ha presentato presso la Segreteria Generale del Consiglio "una mozione sulla parità di genere da sottoporre all'approvazione dell'Aula nella prossima seduta. L'auspicio - spiega - è che finalmente il sistema degli enti locali ed ogni istituzione pubblica si adeguino alle previsioni della legge Delrio e, per ciò che concerne i comuni al disotto dei 3 mila abitanti, ai principi contenuti nella Costituzione. Ciò consentirebbe alla Calabria, anche in linea con la novità introdotta (durante la seduta del 20 gennaio) nello Statuto della Regione, attraverso uno specifico emendamento pienamente condiviso dal presidente Oliverio, (in Giunta regionale debbono essere presenti almeno il 30 per cento di donne) di evitare contenziosi giudiziari e polemiche di retroguardia su questioni che dovrebbero essere ormai condivise unanimemente". Aggiunge la consigliera regionale: "La mozione impegna la Giunta regionale a farsi interprete, nei confronti dell'intero sistema di enti sub regionali e segnatamente delle autonomie locali inclusi i comuni con popolazione inferiore ai 3mila abitanti, dell'esigenza di garantire la presenza delle donne in ogni organismo di governo; sostenere con ogni mezzo la costituzione in giudizio in ogni controversia concernente questioni di democrazia di genere e ad utilizzare ogni mezzo politico, amministrativo ed istituzionale in capo ad essa, per superare un impedimento che contrasta sia con lo spirito che con precisi articoli della Carta costituzionale". Ancora Flora Sculco: "Ciò che occorre comprendere è che se le donne non vengono adeguatamente coinvolte nelle scelte politiche di ogni ordine e grado, la Calabria difficilmente farà passi avanti. Al di là delle normative vigenti, che pure vanno rispettate, è necessaria una nuova consapevolezza. Il coinvolgimento delle donne non è solo un obbligo di legge, ma è il riflesso di una maturità culturale di cui la politica, se non vuole tagliare ogni ponte con la società civile, non può più fare a meno. Conviene alla Calabria - conclude Flora Sculco - avere più donne nelle Istituzioni, perché proprio l'assenza dello sguardo delle donne sulle questioni calabresi, il loro essere state tenute ai margini delle Istituzioni e averle impedito di assumersi responsabilità sulle scelte strategiche, è una delle cause dei ritardi di sviluppo di aree svantaggiate come la nostra".