Filt Cgil proclama stato d'agitazione lavoratori Anas

La FILT CGIL avendo posto ascolto e attenzione a quanto dichiarato da tantissimi lavoratori, ritiene di fare il punto sulla situazione che precipita giorno dopo giorno nell'A3 della Calabria. La stessa situazione è comune ed estesa anche all'intero tratto autostradale SA-RC. "La nostra Azienda com'è noto amministra denaro pubblico che perviene dalle tasse dei cittadini. La nostra Azienda deve onorare il compito che gli è stato affidato dalle leggi". La FILT CGIL chiede al Governo Nazionale non solo di porre una maggiore attenzione a quanto avviene oggi dentro l'Anas ma di agire in maniera coerente e immediata. Infatti, com'è noto, non è più sopportabile dai cittadini italiani assistere a sprechi di somme di denaro pubblico erogato per emolumenti estremamene alti ai manager e che spesso non corrispondono ai benefici. È tuttavia di buon senso considerare la tenuta democratica. In questo quadro, le assemblee organizzate dalla FILT CGIL in molti posti di manutenzione dell'A3, di cui l'ultima molto partecipata a Piano Lago e Lamezia Terme, hanno registrato un forte desiderio di cambiamento. I lavoratori chiedono il riconoscimento dei diritti e la normale applicazione del contratto, inoltre in questo clima d'instabilità e precarietà nel quale si arricchiscono le clientele vecchie e nuove, serve anche da parte nostra coraggio per affrontare la situazione. "Noi chiediamo corrette relazioni industriali; l'abolizione d'incarichi ad interim soprattutto dove è previsto l'incentivo art. 92 D.Lgs. 163/2006, incarichi che dovranno essere correlati ad una corretta, complessiva e reale analisi dei carichi di lavoro; l'adeguamento dell'esercizio e del piano neve che hanno rilevato palesemente grosse lacune non rispettando le norme vigenti (DVR, DPR 1126 e norme sulla sicurezza); il rispetto delle sigle sindacali in maniera democratica senza lavorare a dividere, come ci risulta avvenga; attuare sulla base di una corretta e condivisa organizzazione del lavoro le sanatorie che si riferiscono al precariato (Co.Cco.pro. impiegati nei cantieri dove c'è carenza di personale Anas, il passaggio dei lavoratori part-time a full-time, il riconoscimento della qualifica adeguata per la guida dei mezzi speciali anche in assenza di disposizioni scritte durante l'anno) senza mettere in atto discriminazioni che escludano i lavoratori che abbiano messo in campo azioni legali; che non avvengano spostamenti temporanei o trasferimenti effettuati senza l'applicazione contrattuale che prevede criteri oggettivi, condivisibili e trasparenti; porre fine a pseudo ricatti e minacce ai lavoratori che liberamente manifestano il proprio pensiero". Per i motivi sopra elencati e i silenzi dell'Anas la FILT CGIL ha valutato di indire uno stato di agitazione che potrà, senza un intervento positivo dell'Azienda, sfociare in azione di sciopero e quant'altro previsto dalla legge. La tutela dei diritti, l'applicazione corretta dei contratti sono conquiste irrinunciabili e previsti nella nostra Carta Costituzionale che all'Art. 1 recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".