Regione, M5S a Oliverio: "Scelga giunta senza indagati"

oliverio mario presidente"La Giunta Oliverio non sembra nascere sotto una buona stella. Se infatti il buongiorno si vede dal mattino, desta preoccupazione e non pochi interrogativi la scelta fatta dal neo presidente della Regione Calabria, che ha piazzato in tre Assessorati di peso persone come Vincenzo Antonio Ciconte, Carlo Guccione e Nino De Gaetano, tutti e tre indagati dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze in Regione". Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, Dalila Nesci, Federica Dieni e Paolo Parentela.

"In particolare - continuano - il nome di De Gaetano, a cui il governatore ha assegnato la poltrona di Assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture, spunta nell'ambito di un'inchiesta ancora più pesante, quella denominata 'Il Padrino' contro la cosca Tegano di Archi. Seppure non iscritto nel registro degli indagati, il nome del neo assessore compare nelle informative depositate agli atti del Tribunale del Riesame: secondo i magistrati, nel corso delle amministrative del 2010 De Gaetano avrebbe beneficiato del supporto elettorale 'garantitogli per conto terzi da gruppi criminali riconducibili al cartello mafioso Tegano'. Che il nome di De Gaetano desti imbarazzo e difficoltà lo dimostra anche la decisione di Carmela Lanzetta, che questa mattina si è sfilata dalla Giunta Oliverio proprio per l'affaire De Gaetano".

"In attesa che la magistratura svolga le sue indagini -concludono i parlamentari M5S -, poichè sono i giudici gli unici titolati a esprimersi sulla colpevolezza dei diretti interessati, lanciamo al governatore Oliverio una proposta: è ancora in tempo per rivedere le sue scelte, rimescolare le carte e dar vita ad una Giunta senza indagati, togliendo così ogni ombra al suo lavoro e fugando ogni dubbio sull'opportunità politica delle sue scelte. Ci auguriamo che la stessa sollecitazione arrivi anche dal Presidente Matteo Renzi, che proprio stasera incontrerà Oliverio. Il neo Governatore lo deve a una Calabria assetata e bisognosa di onestà e trasparenza, che non merita di essere amministrata da persone anche soltanto sfiorate da sospetti di questo tipo".