Inizio Scuola, Callipo: "Necessaria più attenzione al ruolo delle famiglie"

"I primi 10 milioni di euro risparmiati grazie ai tagli dei costi della politica e la riduzione degli stipendi degli alti dirigenti pubblici, li destineremo alla scuola calabrese".

È quanto ha dichiarato questa mattina Gianluca Callipo, in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico. Un impegno che il candidato alle primarie del centrosinistra aveva già assunto con il messaggio indirizzato agli studenti, ai docenti e al personale della scuola, e che ha ribadito oggi, dinnanzi alla scuola media di Pizzo, città di cui è sindaco.

"La scuola che vogliamo per la Calabria è una macchina capace di creare futuro, non false aspettative deluse poi dalla mancanza di reali sbocchi formativi e occupazionali - ha detto Callipo -. Tra gli obiettivi programmatici che ci siamo posti, quindi, ce ne sono alcuni che consideriamo prioritari: dare sostegno alle famiglie e agli studenti, facilitare l'integrazione degli alunni in condizioni di svantaggio, valorizzare il ruolo degli insegnanti restituendo loro dignità sociale e retributiva, intervenire sugli edifici scolastici per renderli più belli e più sicuri, favorire il passaggio tra scuola e mondo del lavoro, sconfiggere la dispersione scolastica».

Callipo ha poi sottolineato il ruolo delle famiglie, che ha definito «i veri eroi di quest'epoca così complicata». «Un ruolo insostituibile, quello delle famiglie - ha concluso -, che merita molto più impegno da parte della Regione, con particolare attenzione a chi vive situazioni di disagio economico e sociale. È quello che faremo".

Messaggio di Gianluca Callipo in occasione dell'inizio dell'anno scolastico:

"Ci siamo, la scuola inizia. Dovremmo esserci abituati, in fondo è una routine che si ripete anno dopo anno. Ma non è così, non deve essere così. Perché la scuola porta con sé un carico enorme di significati e di speranze. Speranze che spesso si tramutano in delusioni, non tanto sotto il profilo dei risultati personali, che pure sono importantissimi, ma con riguardo a ciò che la scuola dovrebbe essere e spesso non è: un generatore di futuro. La scuola dovrebbe essere una sorta di macchina del tempo, nella quale il futuro prende forma certa e definita, dove le potenzialità degli studenti si tramutino in opportunità concrete di lavoro, dove le disuguaglianze e i pregiudizi vengano visti come appartenenti al passato, dove gli insegnanti siano prima di tutto educatori e costruttori di una società migliore. Ma è molto difficile guardare alla scuola in questo modo, quando le prime incombenze delle famiglie sono quelle di dover comprare i libri, escogitare complesse strategie quotidiane di trasporto per raggiungere gli istituti, far fronte all'eventuale mancanza del servizio mensa, stabilire se è possibile permettersi un corso integrativo per l'apprendimento delle lingue straniere o per fare un po' di sport.

Nella Calabria che immaginiamo e vogliamo costruire, tutte queste cose non dovranno essere un privilegio solo per chi se le può permettere, ma un diritto di tutti. Certo, sono tempi difficili, le risorse scarseggiano e realizzare tutto ciò può sembrare impossibile. È così che ci hanno abituati a pensare, è in questo modo che ci hanno convinti a desistere. Sono gli stessi che vanno ai convegni sulla scuola, fanno passerella, dicono quattro banalità e vanno via in fretta, mentre gli altri - dirigenti, insegnanti, studenti e famiglie - restano a scervellarsi per cercare di risolvere i problemi e far quadrare i conti.

Ecco perché la nostra sfida per i prossimi anni sarà basata su alcuni punti chiave: dare sostegno alle famiglie e agli studenti; facilitare l'integrazione degli alunni in condizioni di svantaggio; valorizzare il ruolo degli insegnanti, restituendo loro dignità sociale e retributiva; intervenire sugli edifici scolastici per renderli più belli e più sicuri, favorire il passaggio tra scuola e mondo del lavoro; assicurare i servizi essenziali; sconfiggere la dispersione scolastica.

Non possiamo mollare. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro futuro. E per iniziare col piede giusto, prendiamo già un impegno solenne: i primi 10 milioni di euro derivanti dai tagli dei privilegi che intendiamo effettuare attraverso la riduzione drastica degli stipendi dei consiglieri regionali e dei top manager pubblici saranno immediatamente destinati a progetti per la scuola calabrese. In altre parole, saranno investiti sul futuro stesso della Calabria.

Per ora, in bocca al lupo e buon lavoro a tutti voi".